L’economia lodigiana è in crescita, il valore aggiunto sale a 6,86 miliardi

L’analisi Il dato nel rapporto del Centro studi di Unioncamere: performance inferiore solo a Milano e Como

Lodi

Nel 2024 il valore aggiunto dell’economia lodigiana ha registrato rispetto al 2023 una crescita del 2,10% e si è attestato a quota 6 miliardi e 860 milioni di euro. Il dato è contenuto nel rapporto diffuso ieri dal Centro studi Tagliacarne di Unioncamere, realizzato sulla base dell’ultima revisione di contabilità nazionale diffusa a settembre dall’Istat.

Ricordato che il valore aggiunto è l’aggregato che consente di apprezzare la crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per “impieghi finali” e che si ottiene come differenza tra il valore della produzione di beni e servizi delle singole branche produttive e il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse utilizzati, l’incremento percentuale registrato sul nostro territorio è risultato in Lombardia inferiore soltanto a quelli registrati nelle province di Milano (+2,95%) e Como (+2,42%). Il rapporto per ogni provincia suddivide per categoria produttiva la quota finale di valore aggiunto. Nel Lodigiano è risultata di 1 miliardo e 572 milioni nell’industria (-4,72%), di 296,6 milioni nell’agricoltura (+8,95%), di 497 milioni nelle costruzioni (-3,14%), di 1 miliardo e 475 milioni nella macro categoria “commercio all’ingrosso e al dettaglio, trasporti e magazzinaggio, servizi di alloggio e di ristorazione, servizi di informazione e comunicazione” (+4,78%), di 2 miliardi nella macro categoria “attività finanziarie, assicurative, immobiliari e professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione e servizi di supporto” (+6,42%) e di 1 miliardo nella macro categoria “amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria, istruzione, sanità e assistenza sociale, attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, riparazione di beni per la casa e altri servizi” (+2,24%). Questo il quadro lombardo con le quote finali di valore aggiunto delle singole province e la loro posizione nella classifica nazionale stilata sulla base della crescita percentuale: Milano 213 miliardi e 366 milioni (+2,95% - 29°posto), Como 19 miliardi e 277 milioni (+2,42% - 45° posto), Lodi 6 miliardi e 860 milioni (+2,10% - 54° posto), Varese 29 miliardi e 660 milioni (+1,96% - 58° posto), Sondrio 5 miliardi e 808 milioni (+1,69% - 66° posto), Monza Brianza 30 miliardi e 604 milioni (+1,64% - 68° posto), Cremona 13 miliardi (+1,63% - 70° posto), Pavia 15 miliardi e 247 milioni (+1,24% - 81° posto), Brescia 49 miliardi e 917 milioni (+1,15% - 86° posto), Lecco 11 miliardi e 784 milioni (+0,98% - 92° posto), Mantova 14 miliardi e 348 milioni (+0,82% - 97° posto), Bergamo 41 miliardi e 377 milioni (+0,60 – 104° posto).

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