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Unicredit ritira l’offerta su Banco Bpm

Risiko bancario L’annuncio nella serata di martedì, in mattinata la Consob aveva disposto una nuova sospensione

Lodi

Aggiornamento - Nella serata di martedì Unicredit ha annunciato la decisione di ritirare l’offerta su Banco Bpm «in quanto la condizione relativa all’autorizzazione Golden Power non è soddisfatta. Il processo di offerta è stato influenzato dalla clausola di Golden Power, insistentemente invocata dai vertici di BPM, che ha impedito a UniCredit di dialogare con gli azionisti di BPM nel modo in cui un normale processo di offerta avrebbe consentito», si legge in una nota del gruppo.

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La Consob, autorità di controllo della Borsa, ha sospeso per trenta giorni (dal 23 luglio al 21 agosto) l’Offerta pubblica di scambio lanciata da Unicredit su Banco Bpm, che al momento aveva raccolto adesioni minimali, molto al di sotto dell’1 per cento e che sarebbe scaduta mercoledì 23 luglio. L’autorità ha accolto per la seconda volta l’istanza presentata dalla banca guidata da Andrea Orcel, che nella giornata di oggi - martedì - riunisce il consiglio di amministrazione. Sempre oggi era in programma il consiglio di amministrazione di Banco Bpm, convocato però per questioni ordinarie.

L’obiettivo del nuovo congelamento dell’Offerta pubblica di scambio, una situazione che in Italia non si era mai verificata, servirà - almeno nelle intenzioni della Consob - ad avere un quadro chiaro delle regole in merito all’Ops lanciata da Unicredit, che era stata oggetto dell’esercizio del golden power da parte del governo Meloni. Golden power che fissava una serie di paletti all’operazione e che è stato oggetto di critiche da parte dell’Unione europa: il governo ha tempo fino al prossimo 11 agosto per ribattere alle osservazioni e alle richieste di chiarimento arrivate da Bruxelles attraverso una lettera firmata dalla vice-presidente della Commissione Teresa Ribera.

Attese reazioni da Banco Bpm, che nelle scorse settimane aveva già sottolineato la durata eccessiva della Ops con - a questo punto - un doppio rinvio, e aveva ricordato come da mesi si trova sotto passivity rule, dunque impossibilitata a effettuare operazioni straordinarie.

La delibera della Consob può essere impugnata al Tar del Lazio entro 60 giorni.

La delibera

Nella delibera della Consob che dispone la sospensione si spiega che il pronunciamento del Tar sul ricorso presentato da Unicredit contro il golden power e la lettera della Commissione europea rivolta al governo costituiscono «fatti nuovi» che potrebbero ostacolare gli azionisti nel processo di valutazione dell’operazione. Si tratta di novità che «integrano uno scenario caratterizzato da massima incertezza».

E ancora, tra le novità che potrebbero emergere nel periodo di sospensione della Ops si evidenziano «le scelte che la Presidenza del Consiglio dei Ministri potrebbe operare al fine di dare esecuzione alla sentenza del Tar o di corrispondere all’invito della Commissione Ue».

Il golden power

Tra le prescrizioni del Dpcm del governo (il golden power) l’uscita dalla Russia di Unicredit e il mantenimento degli investimenti in asset italiani di Anima, acquisita da Banco Bpm nel primo semestre 2025. E ancora, l’imposizione di «non ridurre per un periodo di cinque anni il rapporto impeghi/depositi praticato da Banco Bpm e Unicredit in Italia, con l’obiettivo di incrementare gli impieghi verso famiglie e Pmi nazionali».

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