Investimenti per 15 milioni di euro, Ibsa amplia la sede centrale di Lodi

Il colosso della farmaceutica aprirà anche nuove linee di produzione nel corso del 2021

Il colosso della farmaceutica Ibsa, parte del gruppo svizzero multinazionale Institut Biochimique SA, punta ancora su Lodi e l’Italia. Previsti tra fine 2020 e nel corso del 2021 investimenti per 15 milioni di euro in nuove linee di produzione e l’ampliamento della sede centrale di Lodi, che diventerà più grande e green. Il portfolio di farmaci, medical device e nutraceutici di Ibsa copre 10 aree terapeutiche. Nello stabilimento produttivo di Lodi, acquistato nel 2001, si producono farmaci iniettabili, preparazioni ad uso topico come creme, gel, soluzioni, in BoV (Bag-on-Valve) e capsule molli (soft gel). Nello stabilimento sono presenti 12 reparti produttivi, i laboratori di ricerca e sviluppo, il controllo qualità, il laboratorio chimico microbiologico e altri uffici. Gli occupati in produzione sono 185 su 12mila metri quadrati tra are produttiva e magazzini. Nel 2019 sono stati prodotti 24,5 milioni di pezzi per il mercato europeo ed extra-europeo. Ma è la vicina area Lodi 2, quella degli uffici direzionali, che conoscerà un ingrandimento e una trasformazione, con la riqualificazione dell’area adiacente. «L’investimento per la nuova sede non è semplicemente una ristrutturazione dell’edificio, bensì un intervento che va ad implementare soluzioni green e sostenibili e, al contempo, è un intervento che andrà a supporto della produzione e delle vendite – ha spiegato Luca Crippa, Ceo e Managing Director di Ibsa Farmaceutici -. Abbiamo da un lato la creazione di laboratori ad hoc per dare la possibilità ai partner scientifici di testare i medical device Ibsa e dall’altro una serie di spazi che potranno ospitare fino a 100 partner scientifici per formarsi a Lodi e poi operare nei propri mercati». L’investimento previsto da Ibsa in Italia tra la fine 2020 e nel corso del 2021 è di 15 milioni di euro, in parte destinati all’ampliamento del quartier generale di Lodi, in parte a nuove linee produttive, sia a Lodi sia a Cassina de’ Pecchi (dove lavorano 70 dipendenti in produzione). Complessivamente i collaboratori di Ibsa in Italia sono 596. Le nuove linee serviranno alla produzione di farmaci in nuova formulazione per una somministrazione più precisa. «Ciò che guida l’azienda non è il mercato, ma il paziente: dall’ascolto e dal confronto con i bisogni reali si ottiene l’indirizzo della ricerca e lo sviluppo di nuove forme di somministrazione e sistemi di rilascio - precisa Andrea Giori, R&D Director di Ibsa Farmaceutici -. Questa tipologia di prodotti ben rappresenta la qualità e l’eccellenza della ricerca scientifica made in Italy poiché l’innovazione che ne è alla base si traduce in un reale cambiamento della qualità della vita delle persone affette da varie patologie». E alla ricerca e sviluppo Ibsa presta da sempre grande attenzione. «Ogni anno il 7 per cento del nostro fatturato viene reinvestito nella ricerca e sviluppo di formulazioni innovative, circa 1 punto percentuale in più rispetto alla media del settore in Italia – conclude Luca Crippa -. Alcune delle nostre tecnologie più avanzate si sono affermate nei mercati internazionali e proprio l’export è diventato un importante pilastro della nostra crescita. Ibsa ha già investito in Italia 120 milioni di euro nel corso degli ultimi 10 anni».n

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