Inflazione, le famiglie del Lodigiano nel 2022 dovranno affrontare un aumento di spesa di 2.615 euro

È la stima dell’Unione nazionale consumatori, Lodi se la cava meglio rispetto ad altri territori

Ogni famiglia lodigiana subirà nel 2022 un aumento del costo della vita su base annua pari in media a 2mila 615 euro. È la stima di Unione nazionale consumatori che, sulla base dei dati Istat sull’inflazione di ottobre delle regioni e dei capoluoghi di regione e dei comuni sopra i 150mila abitanti, ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d’Italia.

La Lombardia è quarta tra le regioni con un rincaro medio annuo di 2mila 858 euro e un’inflazione reale all’11 per cento. La media nazionale è invece di un aumento di 2mila 565 euro in più a famiglia, pari a un’inflazione all’11,8 per cento. In Lombardia i maggiori rincari si avranno a Milano, che con un aumento di 3mila 176 euro l’anno (su una base di partenza più alta della media nazionale) segna un’inflazione all’11,7 per cento.

In questo panorama Lodi se la cava meglio di tanti altri territori lombardi, classificandosi al penultimo posto regionale per aumento atteso. Ogni famiglia lodigiana, secondo Unione nazionale consumatori, andrà incontro a fine anno a 2mila 615 euro di aumento del costo della vita su base annua, per un’inflazione del 10,3 per cento. Semplificando, ciò che prima si pagava 100, oggi si paga 110, e sui 12 mesi questo riflette una maggior spesa teorica di oltre 2mila 500 euro per famiglia, ben più di uno stipendio medio.

Il crescente aumento dei prezzi si rileva in primis al supermercato, dove il carrello della spesa mostra con evidenza e concretezza la crescita dell’inflazione. Da segnalare che meglio di noi in regione ha fatto solo il territorio di Bergamo, che si ferma a 2mila 558 euro di rincaro medio per famiglia per un’inflazione del 9,7 per cento. Milano, invece, attorno alla quale orbitano per lavoro tantissimi lodigiani, è la quarta città con il rincaro più alto d’Italia, a fronte di un’inflazione più contenuta rispetto a molte altre città perché in generale in Lombardia i prezzi al consumo erano già più alti rispetto a molte altre regioni.

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