In Lombardia la manifattura frena ma resiste: soffrono il tessile e la chimica

Diffusi da Unioncamere i dati del secondo trimestre

La manifattura lombarda frena ma resiste alla dinamica negativa del commercio mondiale. Lo dicono i dati congiunturali e tendenziali diffusi ieri da Unioncamere Lombardia e basati sull’andamento di industria e artigianato nel secondo trimestre dell’anno in corso.

La recessione tedesca, la cui economia assorbe il 14% delle esportazioni lombarde, e l’aumento dei tassi di interesse hanno determinato una contrazione degli investimenti e dei consumi, ma descrivono un quadro di sostanziale tenuta.

L’industria

I dati congiunturali (relativi al confronto col primo trimestre dell’anno) segnano una crescita della produzione (+0,3%), una flessione del fatturato (-0,3%) e degli ordini interni (-0,2%), una stabilità assoluta (pari allo zero) degli ordini esteri. I dati tendenziali (riferiti al confronto con il secondo trimestre dello scorso anno) segnano una crescita della produzione (+0,5%), del fatturato (+1,9%) e degli ordini esteri (+2%), una stabilità assoluta (pari allo zero) degli ordini interni.

L’artigianato

Il quadro congiunturale segna una stabilità assoluta (pari allo zero) della produzione, una flessione del fatturato (-0,1%) e degli ordini interni (-0,6%), un incremento degli ordini esteri (+0,2%).

Quello tendenziale segna un incremento della produzione (+1,1%), del fatturato (+1,1%) e degli ordini esteri (+0,9%), una flessione degli ordini interni (-0,3%).

I comparti

L’analisi di Unioncamere evidenzia, con riferimento alla produzione, il quadro tendenziale dei comparti. Spiccano quelli dei mezzi di trasporto (+13,4%), delle pelli e delle calzature (+8,6%) e dell’abbigliamento (+5,8%). Positivi anche quelli dell’ alimentare (+2,8%) e del meccanico (+1,7%). In calo risultano i comparti del legno e del mobilio (-1,8%), della chimica (-2,2%), della siderurgia (-4,2%), dei minerali non metalliferi (-4,2%), della gomma e della plastica (-4,5%), della carta e della stampa (-4,6%) e del tessile (-6,9%).

«I riscontri da parte degli imprenditori lombardi evidenziano un’economia che resiste nonostante le problematiche economiche che minacciano l’economia mondiale - sottolinea Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia -. I risultati del secondo trimestre descrivono un quadro meno negativo rispetto al nazionale: la nostra produzione registra variazioni molto contenute a testimonianza di un sistema capace di tenere anche in situazioni difficili con la moda come fiore all’occhiello».

© RIPRODUZIONE RISERVATA