In aumento il costo degli affitti
Rincaro del 7,3% nel Lodigiano

L’ANALISI Allarme Uil sull’incidenza della spesa rispetto al budget familiare

«Nel nostro Paese il costo medio degli affitti è in netto aumento, soprattutto nelle grandi città, compromettendo sia il diritto all’abitare di dipendenti e pensionati, sia il diritto allo studio per gli studenti universitari». È con questa premessa che ieri il Servizio lavoro, coesione e territorio della Uil ha diffuso uno studio nazionale sull’incidenza della spesa degli affitti rispetto al budget familiare dal quale risulta che a Lodi nel secondo semestre 2024 il canone medio per un appartamento di circa 100 metri quadrati è stato di 1.028 euro (+7,3% rispetto al secondo semestre 2023) ed ha inciso sul budget familiare per il 32,9%, una quota superiore alla media nazionale (24,2%) e tra le più alte in Lombardia, per quanto inferiore alla media regionale (registrata al 33,8% ma fortemente condizionata dal dato di Milano, dove l’incidenza sul budget familiare è risultata del 57,9%).

L’analisi ha elaborato i dati dell’Agenzia delle entrate riguardanti il 2° semestre 2023 e il 2° semestre 2024 ed ha considerato i costi medi di locazione degli appartamenti di 100 mq circa accatastati come abitazioni civili (A/2) ed economiche (A/3) ubicati nelle zone semicentrali dei capoluoghi di provincia (l’incidenza del costo del canone di affitto è stata invece calcolata su dati Istat).

«È chiaro - ha commentato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese, nel ricordare che a livello nazionale nel 2024 il costo medio di un canone di affitto è stato di 757 euro mensili, in aumento del 5,1% rispetto al 2023 - che in Italia si pone il tema dei costi dell’abitare, così come si pone il tema di adeguare i salari e le pensioni al costo reale della vita. L’accesso alla casa, come risposta a un bisogno primario, è innanzitutto un tema di diritto».

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