IMMOBILIARE “Risanamento”, per la Popolare si chiude la partita iniziata con Fiorani

Nuovo accordo per la grande area di Milano-Santa Giulia

Per effetto del recente accordo siglato per lo sviluppo immobiliare dell’area di Milano Santa Giulia, zona Rogoredo, il gruppo Risanamento, in passato di Luigi Zunino, estingue i debiti con le banche, in particolare con Intesa Sanpaolo e Banco Bpm. Si chiude una partita che per Lodi era iniziata nella prima metà degli anni Duemila, quando la Banca Popolare di Lodi era un istituto autonomo tra i primi dieci in Italia ed era guidato da Gianpiero Fiorani. La Bpl, per un breve frangente Banca Popolare Italiana, aveva finanziato tra gli altri proprio l’immobiliarista Zunino, attraverso linee di credito in parte coperte da ipoteche (si stima circa 260 milioni di euro) e in parte attraverso anticipi per l’acquisto di immobili da costruire a Santa Giulia (si stimano 100 milioni di euro). Poi l’inchiesta Antonveneta e la fusione tra Lodi e Verona. Per effetto di questo merger l’esposizione verso il gruppo Zunino della nuova banca, il Banco Popolare, era salita, perché si erano aggiunte le linee di credito concesse dalla veronese Italease. Tanto che il “dossier Risanamento” era stato uno dei più caldi, per anni, sulla scrivania del nuovo amministratore delegato del Banco, il navigato Pierfrancesco Saviotti.

Oggi si può voltare pagina, con l’ingresso di uno sviluppatore immobiliare australiano, la società Lendlease. L’accordo per il completamento dell’area di Santa Giulia, dove ha la propria sede Sky, prevede che venga creato da parte degli australiani un fondo, che porterà avanti il progetto che prevede la realizzazione di 385mila metri quadrati di edifici principalmente residenziali e un palazzetto dello sport per l’hockey su ghiaccio in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina. Risanamento apporterà nel fondo l’area di Santa Giulia, per un valore di 648 milioni ed estinguerà dunque i debiti con le banche, in primis Intesa e Banco Bpm (erede di Banco Popolare). I crediti delle banche, valutati in circa 566 milioni di euro, saranno convertiti in quote del fondo.

Banco Bpm esce del tutto di scena? No, perché con Intesa finanzia per 180 milioni le bonifiche dell’area e gli interventi infrastrutturali. Ma in questo caso, a metterci la faccia, è Giuseppe Castagna.

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