Il mercato dell’auto in frenata: nel Lodigiano le immatricolazioni scendono del 4%

La flessione di agosto è comunque inferiore rispetto al resto dell’Italia (- 5%)

L’effetto incentivi è finito. Il mercato italiano delle autovetture ha chiuso il mese di agosto (che mediamente pesa per il 5% sul volume annuo totale) con 69.121 nuove immatricolazioni: un numero in calo del 13,4% rispetto alle 79.787 registrate nello stesso periodo del 2023.

Il dato è contenuto nel report mensile dell’Unrae dedicato all’andamento del mercato automobilistico in Italia e riferito a tutte le marche, italiane ed estere.

Nel Lodigiano il calo è stato molto meno marcato, pari al 3,9%: le nuove immatricolazioni sono state 241, soltanto 10 in meno rispetto alle 251 contate ad agosto 2023. Lo scorso luglio le nuove immatricolazioni sul nostro territorio erano state 438 (+12,8% rispetto a luglio 2023, quando se n’erano contate 388); lo scorso giugno erano state 567 (+15,7% rispetto a giugno 2023, quando se n’erano contate 490). A livello nazionale, sebbene il risultato dei primi otto mesi dell’anno resti comunque positivo (a quota 1.080.447 immatricolazioni, in crescita del 3,8% sull’analogo periodo del 2023) preoccupa la frenata delle auto green: lo scorso agosto la quota di mercato delle vetture elettriche a batteria (Bev) si è attestata al 3,7%, in lieve recupero (+0,3% rispetto a luglio) ma in calo rispetto al 5% registrato ad agosto 2023.

Nel complesso, i livelli di vendita pre Covid sono ancora lontani. L’Unrae ribadisce «la necessità di scelte cruciali per supportare la transizione energetica», auspica che i 240 milioni di fondi residui degli incentivi 2024 «vengano resi disponibili ben prima della fine dell’anno per rifinanziare le dotazioni esaurite della fascia 0-20 g/Km di CO2» e chiede che vengano convocati al più presto i tavoli interministeriali dedicati alla fiscalità del settore automotive. Per l’Anfia (l’Associazione nazionale filiera industria automobilistica) «siamo di fronte a un insieme di fattori che ci distanziano dagli ambiziosi obiettivi dichiarati anche recentemente nel Pniec, necessari a raggiungere i target europei di decarbonizzazione della mobilità». Per il Centro Studi Promotor i dati agosto confermano «la situazione di grave difficoltà per il mercato dell’auto italiano, penalizzato dai forti aumenti dei prezzi delle auto e da una transizione energetica che si rivela sempre più difficile».

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