Il mercato auto riaccende i motori: nel Lodigiano raddoppiano le immatricolazioni

L’incremento registrato fra dicembre 2022 e dicembre 2023 è di 422 unità

Continua la ripresa del mercato dell’auto. In Italia, riferisce il ministero dei Trasporti, lo scorso gennaio sono state immatricolate 141.946 auto, il 10,61% in più rispetto allo stesso mese del 2023.

Nel Lodigiano - riporta la statistica mensile dell’Unrae - le immatricolazioni di autovetture di ogni marca italiana e straniera a gennaio 2024 sono state complessivamente 482. A gennaio 2023 fa erano state 415. La crescita è stata dunque del 16,14%. Significativo, sempre per quanto riguarda Lodi e provincia, anche l’incremento registrato nel confronto mese su mese fra dicembre 2022 e dicembre 2023: da 284 a 422 immatricolazioni (+48,59%).

A livello nazionale, il motore a benzina archivia il mese di gennaio in crescita sostenuta, recuperando quasi 4 punti percentuali (ora è al 30,3% di quota), mentre il diesel perde 3,2 punti e scende al 15,8%. Il Gpl recupera nel mese un altro mezzo punto e sale al 10,8%, mentre il metano conferma lo 0,2% di quota. Le vetture ibride arrivano al 38,0% delle preferenze, con un 10,5% per le “full” hybrid e un 27,5% per le “mild” hybrid. Le auto elettriche frenano e si fermano nel mese al 2,1% di quota (mezzo punto in meno dello scorso anno), mentre le plug-in perdono quasi due punti, scendendo al 2,8% del totale mercato. Nel complesso le auto Ecv (elettriche e plug-in) si fermano sotto il 5% delle preferenze.

L’analisi della nuova segmentazione mostra in gennaio un buon tasso di crescita del segmento B, con le berline al 22,0% e i Suv al 29,2%. Nel segmento delle medie (C) sia le berline che i Suv perdono mezzo punto e si fermano rispettivamente al 4,2% e al 17,8% di quota. Le station wagon rappresentano il 3,5% del totale, gli Mpv (Multi Purpose Vehicle) l’1,9% e le sportive lo 0,8%.

In avvio del nuovo anno l’Unrae conferma la stima di 1.600.000 immatricolazioni in Italia per l’intero 2024, pari a circa 34.000 unità in più sul 2023: un incremento che segnerebbe un + 2,1%, ancora lontano dal periodo pre-pandemia (-16,5% rispetto al 2019).

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