Il Covid ci è costato il 10 % del Pil, ma per il 2022 è prevista una crescita

La Camera di commercio di Milano, Lodi e Monza presenta il rapporto sugli effetti della pandemia sul tessuto economico e produttivo, le imprese pensano già al rilancio

La pandemia del Covid-19 è costata mediamente il 10 per cento di Prodotto interno lordo alle imprese del distretto della Camera di commercio di Milano, Lodi e Monza Brianza: è il principale dato emerso ieri in occasione della presentazione via webinar del 31esimo rapporto Milano Produttiva realizzato dal Servizio studi statistica e programmazione camerale. L’invito del presidente Carlo Sangalli è di «rilanciare il Milanese anche con le risorse del Pnrr da cui dovrebbero arrivare 4,7 miliardi per la rigenerazione urbana. Noi pensiamo che le risorse destinate a Milano dovrebbero essere investite soprattutto per il potenziamento di infrastrutture, compresa anche la banda ultralarga , per il rilancio del turismo internazionale e per rinnovare il sistema imprenditoriale. Attenzione però, perché il 70% dei fondi europei va impegnato entro il 2022 e il restante 30% nell’anno successivo: sarà questa la grande sfida, anche dell’amministrazione comunale per rilanciare il futuro di Milano. Le imprese dal canto loro devono saper usare gli strumenti digitali più innovativi, fare la transizione ecologica, che credo potrà dare un forte impulso alle nostre economie».

Riguardo ai numeri, il sistema delle imprese, tra la prima trimestrale 2021 e i primi dati semestrali, trasmette i primi segnali di fiducia, facendo registrare un recupero significativo nel primo semestre del 2021: al 30 giugno 2021 sono 16.994 le nuove imprese iscritte a Milano Lodi Monza Brianza (+37,4% rispetto allo stesso periodo 2020) e il saldo, fra le imprese iscritte e cessate – in attivo di 5.050 imprese - supera quello dell’intero 2020 (+4.404 imprese). Complessivamente nel territorio di Milano Monza Brianza Lodi a fine giugno sono 389.651 le imprese attive in crescita dell’1,6% rispetto a giugno 2020.

Prospettive incoraggianti anche dalle previsioni sul valore aggiunto che indicano per il 2021 una crescita pari al 5,3% per Milano, al +5,8% per Monza Brianza e +5,2% per Lodi. Scenario di ripresa, soprattutto per il capoluogo lombardo che l’anno scorso ha pagato un prezzo alto alla pandemia, perdendo 16 miliardi di euro di valore aggiunto, registrando un calo di -10,1% rispetto al 2019.

Se i dati sul 2020 sono quasi tutti in crescita, è la proiezione al 2022, che si auspica al netto di stop pandemici, a far ben sperare, con previsioni generalizzate di crescita. Riguardo ai settori, Lodi ha registrato una significativa flessione per i servizi (-8,5%) e perdite più circoscritte per l’industria manifatturiera (-3,3%) e il commercio (-1,3%). Nel primo trimestre 2021 si è osservato un deciso cambio di passo per l’industria manifatturiera, con la produzione che ha ripreso a crescere in tutti i territori: +6,8% a Milano, +7,4% a Monza Brianza, +7,8% a Lodi. Molto forte la ripresa dell’export farmaceutico, in particolare verso gli Stati Uniti, come ha ricordato il segretario generale della Camera di commercio Elena Vasco illustrando i dati, un settore nel quale il Lodigiano è particolarmente forte.

Riguardo all’occupazione, a fine 2020 risulta in calo rispetto all’anno precedente: a Milano dell’1,3%, a Monza Brianza dell’0,7%, ma a Lodi registra +1%.

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