Dermatite nodulare bovina: per ora il caso in Lombardia resta uno solo

IL BOLLETTINO Gli altri quattro test hanno dato esito negativo, mucca contagiata anche in Francia. È trasmessa dalle punture di insetto ma non colpisce l’uomo

Una nuova riunione, questa mattina 30 giugno in videoconferenza, dell’unità di crisi per affrontare l’emergenza legata alla dermatite nodulare bovina. Al tavolo, con i Ministeri competenti, i rappresentanti delle Regioni e il direttore generale della Sanità Animale, Giovanni Filippini, è stato tracciato il quadro relativo all’evoluzione epidemiologica in Lombardia, dove non si registrano novità. «Resta confermato - afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Alessandro Beduschi - un unico episodio, circoscritto al comune di Porto Mantovano, in quanto altri casi considerati inizialmente come sospetti sono risultati negativi». L’assessore Beduschi ricorda che restano valide le disposizioni sul latte vigenti e precedentemente comunicate. Per quanto invece concerne la gestione di letame e liquami sono stati definiti nuovi protocolli condivisi tra Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto che prevedono il conferimento esclusivamente in impianti di biodigestione (biogas) anche al di fuori delle zone di sorveglianza e protezione previa autorizzazione. L’utilizzo agronomico degli stessi, sempre previa autorizzazione, è limitato a terreni ricompresi nelle zone di protezione e sorveglianza.

«Pur considerato il caso lombardo isolato e riconducibile a un solo capo bovino provenuto già infetto dalla Sardegna - conclude Beduschi - resta alta la soglia di attenzione, trattandosi di una malattia finora sostanzialmente sconosciuta in Europa, anche alla luce di un caso registrato in queste ore in Francia, nella regione della Savoia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA