Da settembre ripartono le fiere, attesa nel Lodigiano una “spinta” per l’export

Il 2020 ha fatto registrare un “rosso” di soli 11mila euro

Da settembre la ripresa della promozione e delle fiere internazionali, e da lì si aspetta la spinta all’export, a oggi ancora in una fase di attesa e prudenza, almeno per la parte di investimento in progetti d’internazionalizzazione.

Mercoledì sera si è tenuta l’assemblea annuale di Lodi Export, il consorzio d’imprese lodigiano che accompagna le aziende nell’internazionalizzazione e nell’export. L’anno 2020 si chiude con un rosso di soli 11mila euro, a fronte di una perdita di fatturato dovuto al blocco delle fiere e degli incontri internazionali d’affari per circa 100mila euro. «Il risultato per come si è configurato è stato quasi miracoloso - spiega il presidente Paolo Caresana -. In passato le Fiere e le attività di promozione erano la prima voce di bilancio, nel 2020 si sono pressoché azzerate. Abbiamo sopperito con attività di consulenza e formazione, con il contenimento dei costi e l’attenta valutazione delle spese. Soprattutto abbiamo fatto sentire la nostra vicinanza alle imprese, anche fisica, perché un po’ in controtendenza abbiamo cercato di raggiungere fisicamente e di andare a trovare imprese associate, nuove imprese e possibili nuovi ingressi, abbiamo visitato le aziende, abbiamo parlato con gli imprenditori. Un lavoro di vicinanza che ha dato i suoi frutti».

Nonostante l’anno terribile, le imprese non hanno lasciato il Consorzio, ma anzi hanno continuato a fidarsi dei servizi per le attività legate all’estero. Una credibilità che ha portato anche a due nuovi soci. «Pochissimi, ma significativi perché un’impresa è di Sondrio, l’altra di Pavia – continua Caresana -. Allarghiamo dunque i nostri orizzonti, e copriamo nuovi territori. Significa che il nostro lavoro fa breccia. Il consorzio Pavia Export è venuto meno quest’anno, e guardiamo con interesse a quel territorio». Con almeno altre tre imprese i contatti per associarle sono frequenti e quasi in dirittura d’arrivo. Il tutto senza dimenticare il Lodigiano: «Abbiamo scritto a tutti i sindaci del territorio per andare a presentarci, qualcuno ci ha accolto con favore, altri meno, ma noi ci siamo per le aziende e per il Lodigiano – conclude Caresana -. Ringraziamo anche l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia Guido Guidesi, con cui abbiamo un ottimo rapporto nell’ottica proprio del fare qualcosa a vantaggio del territorio. Non è facile, ma ci proviamo. E, spiace dirlo, nonostante l’assenza della Camera di Commercio».

Ora le prospettive sono quelle di tornare a prendere slancio da settembre in poi, per puntare alla vera ripresa nel 2022. «In questo anno di coronavirus ci è stato tolto tutto quello che è l’essenza di un consorzio, gli incontri, le relazioni, il mettersi insieme – spiega il direttore Fabio Milella -. Ora viviamo ancora un momento di estrema prudenza negli investimenti e di parziali chiusure a livello internazionale. È da settembre che ci aspettiamo di vedere un cambio di passo, sperando poi di avere un 2022 di vera ripresa».

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