
Contributi a fondo perduto per rilanciare il commercio
ECONOMIA Guidesi: «Vogliamo supportare chi fa impresa nei piccoli paesi»
Lodi
Contributi a fondo perduto per 5,5 milioni di euro per favorire l’apertura di negozi di generi alimentari e di prima necessità nei piccoli comuni che ne siano sprovvisti. È quanto stabilisce la delibera approvata ieri dalla giunta regionale che prevede, a partire da settembre, l’apertura del bando “Nuova impresa - piccoli Comuni e frazioni”.
L’agevolazione consiste nella concessione di risorse a fondo perduto in conto capitale fino al 80 per cento della spesa ritenuta ammissibile: il contributo prevede un tetto massimo di 40mila euro per progetti che dovranno comportare un investimento minimo di 3.000 euro. Potrà essere ammessa al contributo una sola domanda per ciascun piccolo comune e per ciascuna propria frazione sprovvisti da almeno sei mesi di attività di commercio al dettaglio in sede fissa di prodotti alimentari e generi di prima necessità. Sono ammissibili le spese per l’acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi nuovi, montaggio, trasporto, manodopera e realizzazione delle strutture. Ammissibili anche le spese sostenute per l’acquisto di software gestionali e hardware, registrazione e sviluppo di marchi e certificazioni qualità, spese notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa, consulenze, canoni di locazione della sede operativa, piani di comunicazione.
«Come Regione - spiega l’assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi - vogliamo garantire un supporto concreto a chi intende fare impresa nei piccoli paesi»
L’approfondimento di Andrea Soffiantini è in edicola sul «Cittadino» di oggi o nella nostra edicola digitale
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