BRUXELLES Confagricoltura vola in Belgio per chiedere all’Europa la riforma della PAC

Pacchiarini: «Le scelte vanno assunte in accordo con il mondo agricolo, non contro di esso»

Il presidente di Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza, Francesco Pacchiarini, è volato a Bruxelles dove, insieme al vice Alessandro Bricchi, sta prendendo parte ai lavori dell’assemblea nazionale della confederazione, che è in programma nella sede belga del Comitato delle organizzazioni professionali agricole e il Comitato generale della cooperazione agricola.

All’evento, parteciperanno anche alcuni rappresentanti delle istituzioni europee: l’obiettivo è proprio quello di farsi sentire presso le autorità comunitarie per chiedere con forza una riforma della PAC. Tra i punti discussione, l’impennata dei costi di produzione, gli adempimenti gravosi legati alla nuova Politica agricola comune, la situazione di instabilità geopolitica.

«Con la PAC - afferma Pacchiarini - è stato tolto sostegno alle produzioni strategiche e sono aumentati gli impegni ambientali chiesti agli agricoltori e, con essi, la complessità degli adempimenti burocratici. Basta ricordare un dato per spiegare la gravità della situazione: in passato la PAC è arrivata a incidere fino al 60% sul bilancio dell’Unione, oggi è scesa al 30%, cioè circa lo 0,4% del PIL complessivo degli stati membri. Non va meglio con gli obiettivi fissati dal “Green Deal” europeo che sacrifica la sostenibilità economica delle produzioni a favore di quella ambientale. Le scelte però vanno assunte in accordo con il mondo agricolo, non contro di esso, altrimenti le conseguenze socio-economiche saranno disastrose. Confagricoltura oggi è a Bruxelles per inserirsi nella finestra di dialogo aperta dalla Commissione europea in seguito alle proteste: siamo qui per bloccare l’entrata in vigore di ulteriori misure penalizzanti in una legislatura ormai in scadenza e per spingere a un netto cambio di rotta per la PAC post 2027».

Ecco il manifesto presentato da Confagricoltura a Bruxelles:
1. Nuovo allargamento della UE. Aumentare in termini reali il bilancio destinato all’agricoltura. Rimodulare gli aiuti diretti della PAC in funzione dell’evoluzione dei prezzi all’origine e della stabilità dei redditi.
2. Cambiamento climatico. Varare il “terzo pilastro” della PAC per la gestione comune dei rischi e dei danni provocati dagli eventi climatici estremi. Aumentare la dotazione finanziaria e rivedere le modalità di funzionamento della vigente riserva di crisi.
3. Sicurezza alimentare. Sospendere l’entrata in vigore di alcuni provvedimenti discussi nel corso della legislatura in scadenza, in attesa delle conclusioni del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura promosso dalla Commissione europea. La sospensione deve riguardare le proposte di regolamento sul ripristino della natura e sulle emissioni industriali. Va anche rivista la “Direttiva Nitrati” che risale al 1991.
4. Riformulare la proposta sugli imballaggi e sui rifiuti da imballaggi secondo il principio della neutralità tecnologica e tenendo conto della specificità dei prodotti destinati all’alimentazione.
5. Eliminare dalla normativa sulla PAC gli obblighi relativi alla rotazione obbligatoria e alla destinazione non produttiva dei terreni. In via immediata, vanno sospese le sanzioni.
6. Semplificazione amministrativa. Ridurre in misura incisiva gli adempimenti burocratici per gli aiuti diretti della PAC, compresi gli “ecoschemi”.
7. Reciprocità e controlli sulle importazioni. Assicurare il rispetto delle regole dell’Unione in materia di sicurezza alimentare, biodiversità, tutela del lavoro e del benessere degli animali.
8. Inserire grano e semi di girasole nella lista dei prodotti sensibili prevista nella proposta di regolamento riguardante la proroga della sospensione dei dazi sulle importazioni agroalimentari dall’Ucraina.
9. Moratoria sui crediti per migliorare la condizione di liquidità delle imprese. L’eccezionale aumento dei tassi ha coinciso, a partire dallo scorso anno, con la contrazione dei prezzi all’origine.
10. Sostenere la diffusione delle innovazioni per la competitività delle imprese e per l’affermazione di processi produttivi sempre più sostenibili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA