Bcc Centropadana, bloccata la trattativa sugli esuberi: soluzione lontana

Solo 6 i dipendenti disponibili a trasferirsi ad altri istituti, la banca nicchia sul Fondo Esuberi

È bloccata la trattativa sulla ristrutturazione di Bcc Centropadana. Sette incontri sindacali non sono bastati a trovare una soluzione ai 30 esuberi dichiarati (erano 31, ma c’è stato un pensionamento. L’azienda ha proposto ai dipendenti il passaggio su base volontaria alle altre banche con cui già ci sono accordi per la vendita delle filiali (Bcc Milano, a cui è già stata ceduta la filiale milanese, Credito Padano, Banca d’Alba ed Emilbanca, che assorbiranno anche i dipendenti impiegati in quelle filiali). Ma al momento ci sono state solo 6 disponibilità, 2 per Iccrea sede di Milano, 4 per Emilbanca.

I sindacati hanno rilanciato l’idea del ricorso al Fondo Esuberi dei bancari, per consentire ai colleghi con maggiore anzianità di agganciare la pensione, ma l’operazione andrebbe a gravare ulteriormente sui conti già debilitati di Bcc Centropadana, da qui la riluttanza da parte della banca a considerare questa strada. E tensioni e malumori tra i dipendenti vanno crescendo.

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