BANCHE Matrimonio Centropadana Borghetto: c’è il via libera dalle assemblee dei soci

Fusione per incorporazione: rimarrà il nome Centropadana, sede a Lodi

Le assemblee dei soci di Bcc Borghetto e Bcc Centropadana, convocate in sessione straordinaria, hanno approvato il progetto di fusione. Nasce così un’unica banca di credito cooperativo per il territorio lodigiano, sotto la capogruppo Iccrea (Bcc Laudense fa invece parte del gruppo Cassa centrale banca). L’operazione tecnicamente è una fusione per incorporazione di Bcc Borghetto dentro Bcc Centropadana. Archiviate le semestrali stand alone (che saranno l’occasione per fare un po’ di pulizia nei bilanci), la nuova banca debutterà civilmente a settembre e beneficerà nei prossimi mesi di un’iniezione di liquidità da parte della capogruppo che aumenterà significativamente la propria presenza nel capitale sociale.

Sarà guidata da Luca Barni, neodirettore generale di Bcc Centropadana, arrivato da pochi mesi in sostituzione di Oliviero Sabato. Vice direttore generale sarà Ferdinando Marazzina, attuale dg di Borghetto. Alla presidenza rimarrà l’attuale presidente di Centropadana, Antonio Baietta.

Il nuovo consiglio di amministrazione vedrà quattro consiglieri della Borghetto cooptati all’interno del cda della Centropadana. Gli accordi pre fusione prevedono che Baietta rimanga presidente fino alla scadenza dell’attuale esercizio e dunque fino alla metà del 2022, quando avverrà il rinnovo cariche. Poi il nuovo presidente dovrebbe diventare Angelo Boni, attuale presidente di Bcc Borghetto. La nuova banca avrà sede a Lodi in corso Roma (attuale sede di Centropadana) e manterrà il nome di Bcc Centropadana. È previsto invece un cambio del logo, deciso per tutte le banche dalla capogruppo del credito cooperativo.

Le assemblee straordinarie dei soci si sono svolte secondo il meccanismo del rappresentante designato e hanno dato, come prevedibile, risultati prebliscitari. Per la Bcc Borghetto (assemblea giovedì mattina) i voti validi sono stati 691, quelli favorevoli 667, contrari 13 e 11 astenuti (2 soci non votanti). All’assemblea della Bcc Centropadana, che si è tenuta ieri pomeriggio, hanno partecipato 2.095 soci; il progetto di fusione è stato approvato con il 98 per cento di voti favorevoli.

«Il presidente Baietta - recita una nota di Bcc Centropadana - a margine dell’assemblea, ha espresso, anche a nome di tutto il consiglio di amministrazione, un sentito ringraziamento ai soci per aver condiviso il progetto di aggregazione che rafforza la presenza del credito cooperativo, e in particolare del gruppo bancario cooperativo Iccrea, nel territorio Lodigiano e Pavese. Banca Centropadana consoliderà il proprio ruolo di vera banca del territorio proponendo a soci e clienti prodotti e servizi evoluti senza dimenticare le radici che la legano alle proprie comunità».

Soddisfazione per il percorso aggregativo e per l’esito dell’assemblea è stata espressa anche da Angelo Boni, presidente di Bcc Borghetto: «A nome di tutto il consiglio di amministrazione sottolineo che questo risultato deriva principalmente da un grande lavoro di squadra - le sue parole a margine dei lavori -. Una squadra formata dallo stesso cda, dalla direzione, dal collegio sindacale, dallo staff di direzione, dall’ufficio legale, dall’ufficio organizzazione, dagli uffici centrali e da tutte le filiali. Un grazie di cuore a tutti loro. Un enorme grazie - ha aggiunto - va a tutti i soci che ci hanno dimostrato fiducia in una scelta non facile. La grande partecipazione al voto, quorum raggiunto in prima convocazione, e soprattutto l’elevatissima presenza di voti favorevoli, oltre il 96 per cento, ci rallegra e rafforza ancora di più il nostro impegno nel contribuire alla costruzione di una banca di credito cooperativo ancora più forte e utile allo sviluppo del territorio. Un grazie va ai vertici e al personale di Iccrea che hanno lavorato intensamente a questo progetto. Infine un grazie ai colleghi di Centropadana, nelle loro rispettive funzioni, per la fattiva collaborazione dimostrata in questo lungo e complesso cammino che ha portato all’unione dei due nostri istituti di credito».

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