BANCHE L’azione di responsabilità contro i vecchi amministratori della Centropadana sarà portata in assemblea

Richiesta danni milionaria al cda guidato da Serafino Bassanetti

Lorenzo Rinaldi

Sarà portata alla prossima assemblea dei soci, in primavera (da definire se in presenza o per delega), l’azione di responsabilità sociale avanzata dalla Banca di credito cooperativo Centropadana di Lodi nei confronti del vecchio consiglio di amministrazione guidato dall’avvocato Serafino Bassanetti. Questo l’orientamento che emerge dalla sede di corso Roma, alla luce di quanto è stato indicato dai legali e dalla capogruppo Iccrea Banca, che era intervenuta con forza nell’aprile 2019 a seguito di un’accurata e lunga ispezione della Banca d’Italia, che aveva sancito l’incandidabilità dei consiglieri di amministrazione uscenti di Bcc Centropadana.

Per la prima volta dalla nascita dei gruppi cooperativi voluti dal governo Renzi, Iccrea Banca si era ritrovata a fare i conti con una sorta di commissariamento (nei fatti sebbene non nella forma). E il nuovo consiglio di amministrazione uscito era proprio profondamente orientato dalla capogruppo, che è intervenuta anche nel corso del tempo con iniezione di liquidità e con il cambio del direttore generale, per voltare pagina rispetto al passato.

Proprio il consiglio di amministrazione che aveva preso le redini della banca dopo il “terremoto” del 2019 si era concentrato sull’azione di responsabilità verso i vecchi consiglieri, alla luce anche delle sanzioni nel frattempo elevate da Bankitalia a seguito della ispezione. Lo studio legale La Scala di Milano aveva individuato una richiesta iniziale al vecchio cda pari a circa 4 milioni di euro, che aveva trovato alcune titubanze all’interno del nuovo board della banca guidato da Antonio Baietta. Una parte di questi soldi erano legati alle multe di Bankitalia (570mila euro) e una parte a una serie di operazioni contestate, come la ristrutturazione del secondo blocco della nuova sede di Lodi, un palazzo in centro storico (circa 2 milioni di mancato guadagno ipotizzato se i soldi fossero stati investiti), e ancora cause legali per circa mezzo milione di euro e l’estromissione del vecchio dg Marco Moreschi (700mila euro).

Il consiglio di amministrazione presieduto da Baietta (succeduto a Bassanetti ma di fatto alla guida di una gestione fortemente orientata da Iccrea Banca) non aveva portato all’epilogo l’azione di responsabilità, che è invece passata al vaglio dell’attuale cda presieduto da Angelo Boni e finirà all’ordine del giorno della prossima assemblea dei soci.

La cifra, rispetto ai 4 milioni iniziali, potrebbe ridursi di molto e arrivare a meno di 1 milione di euro. Non è da escludersi il voto segreto.

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