Ancora poche imprese lodigiane ricorrono ai bandi della Camera di Commercio

Nel 2022 premiate 35 aziende, l’anno prima erano state solo 31

Diminuiscono le domande, aumentano i beneficiari, ma con una drastica diminuzione dei contributi concessi, sia in totale sia in media. La Consulta Lodigiana della Camera di Commercio di Milano, Lodi, Monza Brianza già nella prima seduta ha fotografato la situazione relativa all’accesso ai bandi di contributo, certificando la debolezza del territorio nel riuscire a intercettare le risorse camerali per le imprese.

Nel 2022 le domande sono state 54 con 35 imprese che hanno beneficiato di contributi per 263mila 924,88 euro, registrando un contributo medio concesso di 7mila 540,71 euro. L’anno precedente le domande erano state 72, con soli 31 beneficiari però, meno della metà, che avevano ottenuto complessivamente 484mila 494,74 euro, per un contributo medio di 15mila 628,86 euro. La partecipazione ai bandi del Lodigiano nel 2022 ha espresso solo il 2,54 per cento del totale delle domande in arrivo alla Camera di Commercio, a fronte del 16,05 per cento di Monza e Brianza e dell’81,40 per cento di Milano. Per il territorio, il dato percentuale è analogo a quello del 2021 (2,55 per cento), mentre fa un passo indietro deciso Monza e Brianza (passata dal 23,34 per cento al 16,05 per cento) a scapito di Milano. In termini percentuali sulle domande ammesse a contributo, Lodi guadagna un pochino al 3,63 per cento dal 2,44 dell’anno precedente, mentre il rapporto tra Monza e Brianza e Milano è simile a quello delle domande presentate. In termini di contributi concessi, invece, Lodi si ferma all’1,78 per cento del totale contro il 2,83 per cento dell’anno precedente.

Il rapporto delle imprese lodigiane con i bandi di contributo, della Camera, ma anche di Regione Lombardia, sono tradizionalmente complicati, con poca partecipazione e ancora minore capacità di intercettare le risorse disponibili. «La Consulta ha ben presente la situazione, e si è deciso di lavorare con l’obiettivo di migliorare la capacità del Lodigiano di accedere ai bandi – spiega il presidente della Consulta lodigiana Vittorio Boselli -. L’analisi della situazione è il punto di partenza».

Due sono i passaggi fondamentali su cui si concentrerà l’approfondimento della Consulta. Prima di tutto la verifica su quanto le caratteristiche economiche del territorio possano sposarsi ai bandi, per come sono oggi orientati, soprattutto su internazionalizzazione d’impresa e digitalizzazione. Quindi la capacità delle imprese e delle strutture intermedie di accompagnare le imprese a concorrere ai bandi e intercettare le risorse.

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