A San Colombano domenica 26 settembre ritorna la Festa dell’uva

Una manifestazione “ridotta” ma gli organizzatori non rinunciano alle tradizionali degustazioni

La Festa dell’Uva a San Colombano sarà in formato ridotto e di fatto non avrà nemmeno lo stesso nome, ma in collina tornano le degustazioni dei vini banini al bicchiere la quarta domenica di settembre. Cambio di location e numeri contingentati, ma per gli appassionati l’occasione di assaggiare e comprare i vini banini, con tutti i produttori radunati in uno stesso luogo.

Non sarà nel parco del Castello la degustazione, ma nel cortile nobile dove ha sede anche l’enoteca. La manifestazione andrà in scena rigorosamente dalle 10 alle 19 del 26 settembre, con ingresso contingentato, non più di 200 persone per volta. L’accesso sarà consentito esclusivamente a chi acquisterà il bicchiere delle degustazioni, con i relativi ticket, nel broletto del Castello, la zona antistante l’ingresso al cortile. Il prezzo e il numero delle degustazioni consentite al bicchiere non sono ancora stati definiti, ma è una certezza che senza bicchiere non sarà consentito l’accesso all’area. Una volta nel cortile, i clienti potranno assaggiare i vini preferiti a fronte della consegna dei ticket, scegliendo tra i diversi stand delle cantine presenti. Non sarà consentita la preparazione e la consumazione di cibo all’interno dell’area. Nel cortile sarà interdetto il passaggio sul pendio del Parco, i clienti potranno anche acquistare il vino (nelle confezioni tradizionali da 2, 3 o 6 bottiglie), ma una volta terminato il blocchetto degli assaggi saranno invitati a lasciare l’area passando dall’uscita sul cortile inferiore. Degli steward terranno conto del saldo tra ingressi e uscite per consentire nuovi accessi, in modo da mantenere inalterato il limite massimo di 200 clienti presenti contemporaneamente nel cortile. Tra gli stand espositori dovrebbero esserci tutti i soci del Consorzio: le aziende Nettare dei Santi, I Germogli cooperativa, Casa Valdemagna, Gruppo Vignaioli, Poderi di San Pietro, Panizzari e Faverzani di San Colombano, l’azienda Guglielmini, Zocchi e Andronio di Miradolo. È in valutazione la possibilità che ci sia anche l’azienda Tenuta Valloncella di Lunghi Marianna, di San Colombano, che non è socia del Consorzio. Sicuramente assente, invece, la Cantina Panigada, fuoriuscita dal Consorzio tre anni fa, che aprirà le porte ai clienti nella sua sede di via Vittoria. Tutte le aziende, del resto, stanno organizzando anche accoglienza e degustazioni direttamente nelle proprie cantine. «Sicuramente rispetto alla Festa dell’Uva tradizionale sarà molto diverso, un ritorno al passato per certi versi, perché una decina d’anni fa le degustazioni si tenevano proprio nel cortile del Castello – spiega il presidente del Consorzio Diego Bassi -. Rispetto ad altre ipotesi, questa ci consentirà di gestire meglio i flussi di visitatori, al tempo stesso avremo un’area espositiva ordinata e più gradevole, sicuramente con numeri più bassi, ma magari con una qualità complessiva dell’evento più alta. Gli ultimi dettagli saranno definiti nelle prossime settimane, ma contiamo di realizzare una manifestazione piacevole ed equilibrata».n

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