Ve presénti ‘na bèla persùna, Franco Milani

Quàlche vòlta sém un po’ descùnsi nel guardàs in gir e nel véd e sént tànti trapèi ch’i van stòrti. Ànca nel nost cantunìn del dialèt, ém parlàd di volt cun amarésa e preocupasiòn, p’rò ém sémpor dì che persùn per bén i gh’èn sémpor stài e i gh’èn amò. Ànca ni nòsti paìŝi te trövi òmi ch’i te fan respirà un’ària “alta”. S’i a ‘ncuntrém, cerchém da “védi” e da apresài. I capìd ‘ndùe son adré a ‘ndà a parà: vöri preŝentàu ‘na bèla persùna de Caŝàl (me piàŝ no ciamàl “persunàg” perché l’è no adàt a la so discresiòn) che pürtrop el n’à lasàd impruiŝamént poch témp fa. Pàrli de Franco Milani, scritùr, pitùr, stòrico, artìsta. El culaburèva tàme redatùr cun la Fiaccola, el setimanàl d’la Parocchia de San Burtulamé de Caŝàl, cun artìculi ch’i riguardèvun la cultürà, el suciàl, la stòria d’la città e di caŝalìn. In vün di ültimi l’à parlàd d’la chiuŝüra d’la cartolibrerìa Virtuani preŝentàndo “la gentilezza e la dedizione di marito, moglie e figlio; non essendoci la fila come dal panettiere all’ora di punta, ci si poteva talvolta fermare a fare quattro chiacchiere con i titolari: l’ambiente sembrava conciliare la conversazione”; la chiusura della cartolibreria Virtuani è un piccolo segno di impoverimento del tessuto sociale”.L’à scrit divèrsi lìbri cun tìtuli de dòna e per vün, ”Gloria”, l’à sernìd l’Associazione Culturale Donne in Circolo di Casale per la preŝentasiòn, nel 2014. Sém stài unuràde; ém aprufundìd l’argumént riguàrd a l’autòre, a la tràma, ai protagonìsti, a le dòne: l’è stài un bèl incòntro, interesànt e partecipàd. Dòpu quàlche dì l’è vegnüd a purtàn ‘na letèra, scrìta a man, che ve ripòrti per fàu capì la so sensibilità e elegànsa, qualità che nüm dòne, in particulàr, apresém. “All’Associazione Culturale Donne in Circolo – Devo ancora ringraziarvi per avere accettato di presentare il mio libro in Biblioteca e per come l’avete presentato. Il commento e le domande fatte a più voci hanno reso il pomeriggio molto interessante ed animato. Questo aspetto è stato colto dalle persone che conosco e che erano presenti. Devo anche complimentarmi con me stesso per essere ricorso a voi: per me è stata una gradevolissima scoperta. Siete donne “rare” perché riuscite a combinare impegni familiari e di lavoro col tempo da dedicare a chi è schiacciato dalla vita. E questo è segno di sensibilità e intelligenza. Starò più attento alle vostre iniziative e spero di poter ricorrere ancora a voi per altre presentazioni (anche se non imminenti). Giorni fruttuosi e buona fortuna. Franco Milani”.Gràsie a lü, de tüt cör da pàrt nòsta. Da alùra ém mantegnüd rapòrti de curdialità, stìma e apresamént; sém sentìdi amìŝi. La so letèra la tegném da cünt ‘tàme ‘na ròba ràra e presiùŝa. Vurèvi no e ò fài no un artìcul lacrimùŝ perché Franco Milani l’èra ‘na persùna determinàda e apagàda, ànca se la so vìta l’è stài no fàcil per gràvi prublémi de salüt ch’ l’àn culpìd fin da giùn. La serenità la se sentìva ànca ni so lìbri. Fém parlà amò lü. Èco la part finàl del rumànŝ “Gloria” che ‘l cünta ‘na stòria d’amùr intreciàda a buŝìe : “Il viso della donna si rasserenò e spuntò un dolce sorriso. Arrigo lo interpretò come un’approvazione: lei aveva capito. Guardò la radiosa ragazza che gli stava di fianco. Provò un’inattesa e indicibile gioia. La vita gli dava ancora credito”.‘Sa diŝìu? Ve végn no vöia da légiol? ‘St’an Franco Milani l’à fài Pasqua in Paradìŝ, pensémol viŝìn al Signùr n’la felicità etèrna e augürémos ch’la Resuresiòn apéna festegiàda la gàbia da purtà pàce e amùr in tüt el mund.

VI PRESENTO UNA BELLA PERSONA, FRANCO MILANI (traduzione letterale).Qualche volta siamo un po’ turbati nel guardarci in giro e nel vedere e sentire tante cose che vanno storte. Anche nel nostro angolino del dialetto, abbiamo parlato delle volte con amarezza e preoccupazione, però abbiamo sempre detto che persone per bene ci sono sempre state e ci sono ancora. Anche nei nostri paesi trovi uomini che ti fanno respirare un’aria “alta”. Se li incontriamo, cerchiamo di “vederli” e di apprezzarli. Avete capito dove sto andando a parare: voglio presentarvi una bella persona di Casale (non mi piace chiamarlo “personaggio” perché non è adatto alla sua discrezione) che purtroppo ci ha lasciato improvvisamente poco tempo fa. Parlo di Franco Milani, scrittore, pittore, storico, artista. Collaborava come redattore con la Fiaccola, il settimanale della Parrocchia di San Bartolomeo di Casale, con articoli che riguardavano la cultura, il sociale, la storia della città e dei casalini. In uno degli ultimi ha parlato della chiusura della cartolibreria Virtuani, presentando “la gentilezza e la dedizione di marito, moglie e figlio; non essendoci la fila come dal panettiere all’ora di punta, ci si poteva talvolta fermare a fare quattro chiacchiere con i titolari: l’ambiente sembrava conciliare la conversazione”; la chiusura della cartolibreria Virtuani è un piccolo segno di impoverimento del tessuto sociale”.Ha scritto diversi libri con titoli di donna e per uno, “Gloria”, ha scelto l’Associazione Culturale Donne in Circolo di Casalpusterlengo per la presentazione, nel 2014. Siamo state onorate; abbiamo approfondito l’argomento riguardo all’autore, alla trama, ai protagonisti, alle donne: è stato un bell’incontro interessante e partecipato. Dopo qualche giorno è venuto a portarci una lettera, scritta a mano, che vi riporto per farvi capire la sua sensibilità ed eleganza, qualità che noi donne, in particolare, apprezziamo. “All’Associazione Culturale Donne in Circolo – Devo ancora ringraziarvi per avere accettato di presentare il mio libro in Biblioteca e per come l’avete presentato. Il commento e le domande fatte a più voci hanno reso il pomeriggio molto interessante ed animato. Questo aspetto è stato colto dalle persone che conosco e che erano presenti. Devo anche complimentarmi con me stesso per essere ricorso a voi: per me è stata una gradevolissima scoperta. Siete donne “rare” perché riuscite a combinare impegni familiari e di lavoro col tempo da dedicare a chi è schiacciato dalla vita. E questo è segno di sensibilità e intelligenza. Starò più attento alle vostre iniziative e spero di poter ricorrere ancora a voi per altre presentazioni (anche se non imminenti). Giorni fruttuosi e buona fortuna. Franco Milani”. Grazie a lui, di tutto cuore da parte nostra. Da allora abbiamo mantenuto rapporti di cordialità, stima ed apprezzamento; ci siamo sentiti amici. La sua lettera la teniamo da conto come una cosa rara e preziosa.Non volevo e non ho fatto un articolo piagnucoloso perché Franco Milani era una persona determinata ed appagata, anche se la sua vita non è stata facile per gravi problemi di salute che l’hanno colpito fin da giovane. La serenità si sentiva anche nei suoi libri. Facciamo parlare ancora lui. Ecco la parte finale del romanzo “Gloria” che racconta una storia d’amore intrecciata a bugie: “ Il viso della donna si rasserenò e spuntò un dolce sorriso. Arrigo lo interpretò come un’approvazione: lei aveva capito. Guardò la radiosa ragazza che gli stava di fianco. Provò un’inattesa e indicibile gioia. La vita gli dava ancora credito”.Cosa dite? Non vi viene voglia di leggerlo?Quest’anno Franco Milani ha fatto Pasqua in Paradiso; pensiamolo vicino al Signore nella felicità eterna e auguriamoci che la Resurrezione appena festeggiata abbia a portare pace e amore in tutto il mondo.

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