Viaggio nella Castiglione del ’500

«Non esiste, non è mai esistito un popolo senza i suoi racconti». Non è un caso che Castrum - Amore e storia lungo le rive dell’Adda, si apra con la citazione di Roland Barthes. Perché il romanzo storico scritto da Marco Bergamaschi, assessore alla cultura del comune di Castiglione d’Adda, rappresenta un contributo prezioso per rileggere la storia del paese rivierasco, autentico protagonista della vicenda con i suoi personaggi di spicco (come Gerolamo Pallavicino, feudatario di Castiglione nel XVI secolo, e di sua moglie Eleonora Viritelli) e i suoi monumenti. Il libro, edito da Lir (Libreria Internazionale Romagnosi di Piacenza) e già presentato al pubblico lo scorso luglio, ha anche ricevuto il patrocinio della Provincia di Lodi. «È un libro che dà grande risalto alla Bassa Lodigiana e all’Adda - parole del presidente della Provincia, Pietro Foroni, durante la conferenza stampa organizzata ieri mattina a Palazzo San Cristoforo -. Sono molto contento dell’ondata di scrittori lodigiani che negli ultimi tempi si sono imposti nel circuito editoriale: nel territorio c’è grande attenzione per la scrittura e la letteratura». La vicenda si svolge nella Castiglione d’Adda del XVI secolo, un paese molto diverso da quello attuale ricostruito perfettamente grazie alle ricerche d’archivio di Bergamaschi. Protagonista della storia è un personaggio di fantasia, Filippo del Valentino in arte “Valente”, uomo che dopo avere combattuto per le truppe imperiali nell’assedio di Pavia del 1525 ed essere stato incarcerato per trent’anni a Venezia, nel 1555 torna a Castiglione, l’allora Castrum come veniva chiamato con l’antico nome romano, e diventa la “voce” del romanzo. In questo contesto storico si sviluppa una grande storia d’amore, tanto che qualcuno ha definito il libro una sorta di «Promessi sposi della Bassa». «Quando il protagonista torna a Castiglione trova un «cantiere aperto» - spiega Bergamaschi -. Ma accanto alle vicende storiche si snoda una storia di fantasia, in cui emergono le paure e le angosce di un uomo e della donna da lui amata». L’idea di scrivere il romanzo è nata diversi anni fa, quando Bergamaschi, oggi 32enne, lavorava come bibliotecario a Castiglione d’Adda. Scartabellando cronache e documenti d’archivio, l’assessore-scrittore è rimasto colpito dalla storia del marchese Pallavicino e del modo in cui aveva incontrato e poi sposato Eleonora Viritelli, una semplice contadina, una storia ripresa e descritta nel romanzo. Ma nelle 347 pagine del volume c’è molto di più, un intreccio storico eamoroso appassionante e soprattutto una riocostruzione dell’antica Castrum e dei suoi monumenti, «opere che spesso non sono valorizzate e conosciute come meriterebbero».

Fabio Ravera

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MARCO BERGAMASCHI Castrum - Amore e storia lungo le rive dell’Adda, Edizioni LIR (Libreria Internazionale Romagnosi di Piacenza), 2002, pp. 347, 12 euro

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