Ventenne di Melegnano nel film con Bova

Dalla Scuola sociale di Melegnano ai film con Raoul Bova. «È un sogno che si avvera». È la storia del 21enne Michele Morrone, che fa parte del cast di Come un delfino 2, fiction in quattro puntate in onda dal prossimo ottobre su Canale 5, che vedrà il famoso attore romano nel ruolo di protagonista. «A inizio anno a Roma ho superato il casting della fiction - racconta Morrone, che nei giorni scorsi si trovava a Melegnano -. E così a marzo tra Ostia e Malta

Michele Morrone

abbiamo iniziato le riprese». Nella miniserie Bova interpreta un ex campione di nuoto con problemi al cuore, che decide di dedicarsi anima e corpo alla riabilitazione sociale di un gruppo di giovani sbandati. «Io sarò uno dei cattivi della serie, farò parte della squadra Taurus - spiega Michele -. Certo, il mio non sarà un ruolo di primo piano, ma per me è stato un grande onore recitare accanto ad un mostro sacro come Raoul Bova, da cui ho davvero tanto da imparare. Di lui mi hanno colpito soprattutto l’umiltà e la generosità. Nonostante sia un grande attore, infatti, è una persona alla mano e molto disponibile». Classe 1990, di origini pugliesi, Morrone è sempre vissuto a Melegnano, dove ha maturato la passione per la recitazione. «Negli spettacoli a scuola ero sempre in prima fila - conferma lui stesso -. Ho sempre amato estraniarmi dalla realtà per interpretare personaggi ogni volta diversi e vivere così storie sempre differenti». A 12 anni Michele inizia il suo primo corso di recitazione alla Scuola sociale di Melegnano a metà di via Marconi, esperienza che si protrarrà per un paio d’anni. «Proprio durante quel periodo - racconta ancora - ho capito che la recitazione non sarebbe stata solo una grande passione». E così, dopo qualche anno, il giovane frequenta l’accademia d’arte drammatica al teatro Fraschini di Pavia, dove nel maggio del 2010 terrà il suo primo spettacolo sul genocidio armeno. Ed ora ecco la fiction con Raoul Bova, che lo farà conoscere al grande pubblico. La prima serie di Come un delfino, del resto, ha tenuto incollati davanti alla tv ben 6 milioni di telespettatori. «Sempre in questi giorni, poi, sono impegnato sul set con E la vita continua, cortometraggio che vede Pino Quartullo nel ruolo

Michele durante le riprese della fiction

di regista e conta su un cast di altissimo livello - continua Morrone -. Mi riferisco ad esempio a Ricky Tognazzi, Francesco Pannofino e Ludovico Fremont. E’ insomma motivo di grande orgoglio vedere il mio nome accostato ad attori tanto illustri». Prodotto dall’ex ministro della Salute Girolamo Sirchia, il cortometraggio vuole incentivare il tema dei trapianti e sensibilizzare sull’attività della donazione d’organi in Italia. «Il mio sogno? Recitare con i registi Tim Burton e Francis Ford Coppola, che sono da sempre i miei preferiti - ribadisce Michele -. Tra gli attori, invece, prediligo Kim Rossi Stuart, ma in questi mesi ho avuto modo di conoscere anche Maurizio Mattioli e Ricky Memphis. Fermo restando che, se mai ce la farò, la strada per arrivare a certi livelli è ancora molto lunga». In questi giorni Morrone ha fatto ritorno a Roma, ma non dimentica di certo la sua Melegnano. «In città ho ancora la famiglia e tanti amici, ci torno appena posso - conclude -. E in futuro mi piacerebbe girare una fiction ambientata nel meraviglioso castello Mediceo».

Stefano Cornalba

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