Vecchi “eroi” tra action movie e parodia

Un pugno di vecchi agenti della Cia ormai pensionati scopre d’essere ancora in pericolo, minacciati come sono addirittura di morte per i troppi segreti che hanno scoperto in azione e che tuttora custodiscono. Frank Moses si rimette così in cerca dei compagni di un tempo, il vecchio Joe, il “matto” Marvin, Victoria e Ivan, per ricomporre la squadra di un tempo e scoprire e disinnescare la condanna che pesa sulle loro teste. Questa in due parole trama e spunto di Red (acronimo di “Retired Extremely Dangerous”, diventato nella traduzione italiana Reduce Estremamente Distruttivo), curiosa miscela di azione e di comicità diretta da Robert Schwentke che ha portato sullo schermo, potendo contare su un cast di primissimo ordine (Bruce Willis, John Malkovich, Helen Mirren, Morgan Freeman) l’omonima serie a fumetti ideata da Warren Ellis e illustrata da Curly Hammer.

Helen Mirren e John Matkovich in una foto di scena

Si è già scritto, e in molte occasioni, della carenza di idee che spinge produttori e sceneggiatori a pescare tra film di successo e fumetti gli spunti per realizzare remake e trasposizioni, che aiutino a superare la crisi creativa. Qui però il gioco è, se vogliamo, più originale e certo meglio condotto rispetto alla media. Prendendosi poco sul serio gli autori invitano i protagonisti a fare altrettanto e li vestono di panni noti per “parodiare” le loro gesta. I volti noti dei personaggi stridono con le situazioni in cui vengono messi in questo film e fanno scattare quel meccanismo che permette al racconto di funzionare e allo spettatore di appassionarsi alle vicende.

Guardando un film come Red è poi inevitabile ritrovarsi a fare in sala il “gioco” delle citazioni, provando a contare quante altre pellicole si riconoscono nelle immagini che scorrono sullo schermo. A patto di non fermarsi a Bruce Willis- John McLane… Un gioco comunque non noioso, e questo sempre per merito degli sceneggiatori, i fratelli Hoeber, capaci di costruire dei personaggi “completi”, perfettamente cuciti addosso ai protagonisti che sono il vero valore aggiunto dell’opera. Detto di Bruce Willis forse pensionato un po’ troppo presto dagli action movie è impossibile non fare una sottoscrizione a favore del talento comico di John Malkovich che sino ad ora era stato svelato solo dai Coen e da Spike Jonze, che gli aveva addirittura dedicato un intero, strampalatissimo e a tratti geniale film. In questo nuovo ruolo del pericoloso agente psicopatico sembra divertirsi un mondo e sullo schermo tutto il suo entusiasmo traspare. Discorso che vale anche per la “regina” Helen Mirren che pare assolutamente a suo agio nella parte di Victoria, a cui sono anche riservate alcune delle battute migliori del film, recitate con il regale distacco che le compete. Insomma una trama tutta azione ed esplosioni, certo, che può però contare su una buona opera di scrittura. Che qualche volta sembra fin troppo divertita, sorpresa a parodiare persino se stessa.

PRIMA VISIONE - Un pugno di vecchi agenti della Cia ormai pensionati scopre d’essere ancora in pericolo, minacciati come sono addirittura di morte per i troppi segreti che hanno scoperto...

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