Valentina, una voce lodigiana a Saint Vincent

La 21enne sul palcoscenico tra i 30 finalisti del concorso canoro internazionale

Interessi: cantare in continuazione. Così Valentina Minniti, nata a Lodi 21 anni fa, si presenta agli internauti che si imbattono nella sua pagina Facebook, ma non è necessario frequentare il più cliccato dei social network per trovare una conferma all’assiduità della sua passione. Basta sfogliare il suo curriculum: sei anni di studio all’accademia Franchino Gaffurio; una meritata vittoria al “Vocal Fight” di Massalengo 2010, durante il quale contribuì con la sua splendida voce a trascinare la sua squadra sul gradino più alto del podio; premio della critica nella precedente edizione della stessa manifestazione; partecipazione a diversi concorsi in tutta la penisola, il più recente indetto dall’Università della musica di Mogol.

Ma è per un altro motivo che Valentina è balzata oggi all’attenzione della cronaca locale: domani sarà infatti tra i 30 artisti in concorso al Festival di Saint Vincent, la 24esima edizione della rinomata competizione canora internazionale che ogni anno anima la cittadina aostana. «L’emozione è tanta, la felicità pure, ma Valentina è una ragazza con i piedi per terra» spiega mamma Francesca, orgogliosa di avere un talento in famiglia a prescindere dal risultato della competizione. «È già motivo di grande soddisfazione essere arrivate fino a qui, se poi ci sarà anche una vittoria tanto meglio; come si dice: se son rose fioriranno, ma non tutte le cantanti si chiamano Giorgia o Elisa, anche se a detta dei critici Valentina non solo ha una bella voce, ma anche ottime qualità interpretative».

E non potrebbe essere altrimenti, dal momento che la musica è parte integrante del corredo genetico della famiglia Minniti: il padre Franco, chitarrista, è stato tra i primi collaboratori di Mino Reitano ai tempi dell’emigrazione in Germania negli anni Sessanta, prima tra le fila dei “Beniamino Reitano e i 5 del Sud”, poi con i “Tanz Kappelle Beniamino Reitano and his brothers”. E siccome buon sangue non mente, Valentina si è lasciata contagiare volentieri dalla passione paterna e oggi, tra un esame e l’altro alla facoltà di lingue dell’Università di Pavia, lo accompagna a suonare in giro a feste di paese, manifestazioni canore, matrimoni. Proprio come fece una certa Laura Pausini, balzata nel giro di pochi anni dal piano bar di papà Fabrizio, nelle piazze di Romagna, al palco del Festival di Sanremo: un precedente a dir poco incoraggiante.

Abituata a cantare in pubblico, Valentina saprà farsi valere anche di fronte agli spettatori di Saint Vincent, interpretando per loro Listen di Beyoncè, un brano molto complesso. Ad applaudirla, oltre ai genitori, ci saranno una dozzina di persone fra parenti e amici: «Volevamo noleggiare un pulmino - spiega Francesca -, poi abbiamo deciso per un più comodo viaggio in auto: domenica pomeriggio, comunque, saremo tutti lì per lei». La concorrenza è agguerrita, ma Valentina ha tutte le carte in regola per sbaragliarla; in caso contrario, niente lacrime o crisi di rigetto: la “Pausini lodigiana” continuerà senz’altro a deliziare il pubblico con la sua splendida voce.

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