Un’ondata blues in piazza tra suoni, energia e poesia

LODI AL SOLE Tanti gli applausi per Carinelli, Boriani e Tonani

Un’ondata blues su piazza della Vittoria. Energia, suoni che miscelano tradizione e contemporaneità, e un pizzico di poesia: questi gli ingredienti che, sabato sera, gli Hard-on Blues hanno portato sul palco davanti al Duomo nella prima tappa di agosto di Lodi al sole. Applausi convinti hanno salutato l’esibizione del trio lodigiano, attivo solo da un paio d’anni ma già con meccanismi oliati e affiatati. Del resto, i tre musicisti vantano una lunga esperienza con svariate formazioni: il leader, Max Carinelli, voce e chitarra, è noto per i suoi trascorsi con Les Urtò, Circo Fantasma e Jenetaimeplus e da qualche anno ha conquistato pubblico e critica con lo pseudonimo di Letlo Vin, progetto solista che ha dato alla luce quattro splendidi album. Accanto a lui, i talentuosi Andrea Boriani (ex tastierista dei Jersey Devil, tributo ufficiale a Bruce Springsteen, al basso e chitarra steel) e Alessandro Tonani (batteria, ex membro dei Steecats, band rockabilly). Nel corso della serata si sono aggiunti diversi ospiti che hanno arricchito le sonorità della band: Federica Germani (voce e cori), Sara Manzoni (sax e organo), Mattia Pellegrini (basso) e Matteo Porchera (chitarra).

Gli Hard-on Blues guardano alla scena del blues alternativo, mescolando con abilità brani veloci, energici e trascinanti che compongono il loro primo omonimo album, accolto tra i favori della critica. In scaletta anche alcune anteprime del prossimo lavoro, previsto tra fine 2025 e inizio 2026, ma non sono mancati omaggi ai “padri musicali”: una manciata di canzoni che, ad ampio raggio, raccontano la storia della “musica dell’anima”. Il repertorio contempla infatti anche pezzi degli ZZ Top (“Jesus just left Chicago”), BB King (“The thrill is gone”), John Lee Hooker (“Boom boom boom” e “Whiskey, beer and wine”) e Buddy Guy (“Leave my girl alone”). Un “mix” scoppiettante che va ad aggiungersi agli inediti: pezzi che trasmettono la poesia del blues, capaci di trascinare il pubblico a muoversi e ballare. Carinelli ha voluto anche omaggiare il luogo dove la band è nata quasi per caso, dopo alcune jam session improvvisate: il Km 298, lo storico locale sulla tangenziale Sud che, purtroppo, ha da poco chiuso per sempre i battenti.

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