Una vita come un film: il lungo viaggio di Madre Cabrini approda su Rai 1

La pellicola di Daniela Gurrieri il giorno dell’Epifania in seconda serata

Roberto Saviano l’ha messa tra le figure centrali del suo nuovo libro. Il suo nome non è mai stato così presente come ora nel dibattito culturale nazionale. «Persino Martin Scorsese voleva fare un film su questa donna straordinaria...»: Daniela Gurrieri raccontava così al “Cittadino” il suo incontro con Madre Cabrini, la santa degli immigrati, a cui ha dedicato il suo primo film “Mother Cabrini” che arriverà finalmente sul piccolo schermo con il nuovo anno. L’appuntamento è fissato per mercoledì 6 gennaio su Rai 1 in seconda serata per una prima tv che segue le proiezioni fatte un po’ in tutto il mondo (il film è stato presentato alla Camera dei deputati per la giornata dei migranti e negli Usa ha ricevuto un Gabriel Award).

“Mother Cabrini” racconta in particolare la storia “americana” della suora lodigiana, il suo arrivo negli Stati Uniti dove giunse alla fine del 1800 e dove diventò un simbolo per i tanti nostri connazionali che attraverso lei trovarono il riscatto. Un riscatto conseguito con l’aiuto ma, prima ancora, attraverso la cultura e l’insegnamento. «Trovò tante difficoltà e molte opposizioni, anche all’interno della Chiesa americana, e questo il film lo racconta - spiega la regista -. Il film descrive il suo carattere forte, il desiderio di superare sempre gli ostacoli che si presentavano sul cammino. Raccontiamo come - per lei - l’integrazione dovesse avvenire attraverso la dignità: non voleva dipendere dalla questua, in una scena mostriamo un prontuario (che è custodito dalle suore di Codogno) in cui ci sono i nomi dei più importanti imprenditori dell’epoca da contattare per finanziare i suoi progetti».

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