Un “festival d’autore” al Fanfulla

In cartellone 12 pellicole da Cannes, Venezia e Roma

Indigesti ai “cinepanettoni” e allergici ai “supermarket” del grande schermo? Per i cinefili lodigiani le soluzioni non mancano, a cominciare da Unounoprima, la rassegna d’autore organizzata dal cinema Fanfulla di Lodi in programma da questa sera fino al prossimo 1° dicembre. Dopo il buon successo di pubblico riscontrato lo scorso anno, anche nella nuova edizione invernale verranno proposti 12 film in tripla proiezione (il mercoledì alle ore 21.15, il giovedì alle 16 e alle 21.15, biglietto 4 euro) che rientrano nella cosiddetta categoria d’essai, “marchio“ che dovrebbe rassicurare il pubblico rirca la qualità del “prodotto”: «Nessun titolo gonfiato dalla pubblicità - assicurano gli organizzatori -: proponiamo film di taglio culturale, cioè capaci di dire qualcosa sui problemi del nostro tempo». L’apertura è affidata questa sera a Le donne del sesto piano, film francese firmato da Philippe Le Guay, un ritratto anticonformista del perbenismo degli anni ‘60 che racconta la storia dell’incontro tra un rigido agente di cambio e un gruppo di donne spagnole che vivono nella soffitta del suo palazzo borghese: una vicenda che da personale diventa anche universale, raccontando una Spagna da cui si fugge perché il franchismo domina e una Francia gollista in cui regna il più ammorbante dei conformismi in ambito borghese. Un altro film francese, Il ragazzo con la bicicletta, animerà il secondo appuntamento, il 21 e 22 settembre: attraverso un linguaggio coraggioso, l’opera dei fratelli Dardenne racconta la storia di un ragazzo alla disperata ricerca del padre. Corpo celeste (28-29 settembre) è invece una pellicola italiana di Alice Rohrwacher, film salutato da grandi applausi al Festival di Cannes del 2011 e definito un «Gomorra della spiritualità». La prima proiezione di ottobre (il 4 e il 6) sarà invece una chicca per gli appassionati di jazz: Micheal Petrucciani Body & Soul, è un’opera dedicata alla vita e alla carriera del celebre pianista, scomparso nel 1999 appena 36enne a causa di una grave malattia legata alla degenerazione ossea.

Manipolazione, ricatto e violenza sono invece gli ingredienti di The Housemaid (12-13 ottobre), film coreano firmato da Im Sang-soo. Si prosegue il 19 e 20 ottobre con Un perfetto gentiluomo, pellicola americana che racconta l’amicizia tra un professore depresso e un accompagnatore per ricche vedove newyorchesi. L’ultima produzione di Ken Loach, L’altra verità, segnerà le serate del 25 e 26 ottobre: si tratta di un film di denuncia, in cui il regista inglese racconta di nuovo il macrocosmo in cui il potere economico e quello militare si mescolano in maniera inestricabile. Dancing Dreams (2-3 novembre) è invece uno sguardo emozionante e inedito sul dietro le quinte di un allestimento di teatro-danza curato da Pina Balush nel 2008, pochi mesi prima della scomparsa della grande coreografa. Il 9 e 10 novembre spazio a Venere nera, opera francese in concorso alla 67esima Mostra di Venezia che racconta le disavventure di Saartije Baartman, conosciuta come la «Venere ottentotta» per le sue particolari caratteristiche fisiche che , nella Francia ottocentesca, ’avevano trasformata in una sorta di fenomeno da baraccone. Anche Circus Columbia (16-17 novembre) di Danis Tanovic è passato nel 2010 alla Mostra del cinema di Venezia: un film che mischia i toni e i generi per raccontare il popolo bosniaco nell’istante prima dello scoppio della guerra dei Balcani. Concludono la rassegna This is England (23-24 novembre), opera della nuova stella del cinema inglese Shane Meadows premiata al Festival di Roma, e Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma (30 novembre e 1 dicembre), film del maestro Tsui Hark che coniuga azione e divertimento come ai tempi di Indiana Jones.

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