Un brano per orchestra sui versi di Amedeo Anelli

Il francese Alexandre Jamar al lavoro su tre poesie della raccolta “Neve sognata” del codognese

Le poesie polifoniche di Amedeo Anelli diventano musica e tornano a conquistare la Francia. Sono aggiornamenti importanti quelli che arrivano da oltre confine, per la precisione dal Conservatorio Superiore di Parigi dove il giovane (classe 1995) ma già talentuoso compositore Alexandre Jamar (basti dire che lo scorso marzo, al Museo d’Orsay, ha orchestrato tre melodie di Ravel per l’Orchestra Nazionale di Parigi) sta provando – per l’esecuzione e la registrazione – la sua nuova composizione creata proprio su tre poesie scritte dal letterato codognese. Intitolato “Neve sognata trois poèmes d’Amedeo Anelli, pour soprano et quatre instruments”, il brano verrà suonato sotto la direzione di Fernando Palomeque e sarà eseguito dal soprano Marie Ranvier e dai musicisti Keika Kawashima (violino), Charbel Charbel (violoncello), Marina Saiki (celesta) e Vincent Gailly (fisarmonica). Le poesie di Anelli scelte da Jamar sono quelle intitolate “Rappresentazioni del silenzio”, “Notturno” e “Recitativo a specchio”, tratte dalla raccolta “Neve pensata” che Anelli ha pubblicato nel 2017 per Mursia Editore e che nel 2020 è stata tradotta in francese da Irène Duboeuf.

«Sono molto contento – sottolinea il codognese -: contribuire a rendere possibile un collegamento diretto tra due arti è sempre stato uno dei miei obiettivi. Il rapporto tra le mie poesie e la pittura è ormai consolidato, ricordo solo la recente collaborazione con Guido Conti che ha illustrato i versi dei miei “Quartetti”. Anche il connubio con la musica non è nuovo – prosegue Anelli -; in “Minor Context”, il musicista di Codogno Piero Bassini aveva già musicato la mia poesia “Notenbuchlein”, così come Luigi Donorà nel 2006 aveva realizzato una pittografia musicale su “Contro Quattro” per pianoforte a quattro mani, con coro maschile ed altri strumenti. La composizione di Jamar prosegue ora su questo percorso d’interscambio tra arti».

L’affinità tra la musica e i versi di Anelli, peraltro, non deve stupire: la scrittura poetica del codognese procede infatti per immagini, la struttura polifonica dei suoi versi segue non tanto la logica formale delle frasi quanto quella dei più immaginifici campi semantici. Come dire: nei versi di Anelli è già presente una fortissima musicalità. E sarà bello sapere che nel brano di Jamar le sue poesie saranno cantate in italiano dal soprano Marie Ranvier.

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