Ultime prove per i coristi lodigiani di The Wall

Molti di loro, fino a qualche mese fa, non sapevano nemmeno chi fosse Roger Waters. Ma venerdì sera avranno l’onore, e forse l’onere, di dividere il palco con il leggendario ex leader dei Pink Floyd, atteso al Forum di Assago per il primo dei suoi sei concerti milanesi (quattro in aprile e due in luglio) dove porterà in scena la versione live di The Wall, la monumentale opera che ha segnato la storia del rock. Diciassette giovanissimi coristi della scuola di musica “Sesto Armonico” di San Colombano al Lambro, per la maggior parte provenienti dal Lodigiano, avranno infatti il compito di intonare il celeberrimo ritornello di Another brick in the wall, quel “grido” di voci bianche che si ribella all’istruzione troppo rigida e agli insegnanti vecchio stile. Guidati dal vocal coach Marco Scorletti e dalla direttrice artistica della scuola Maria Angela Ciurleo, sabato pomeriggio i ragazzi (di età compresa tra gli 11 e i 15 anni) hanno effettuato l’ultima prova generale prima del grande debutto in concerto, ripassando testo e movimenti. «Non conoscevo Roger Waters, ma mi hanno detto che insieme ai Pink Floyd ha fatto la storia - il sincero commento di Claudio, uno dei coristi più giovani del gruppo -. Quindi credo di essere un privilegiato, avrò l’onore di cantare con un grande musicista. Sicuramente, una volta sul palco, mi tremeranno le gambe e avrò paura di sbagliare, ma è un’occasione irripetibile. Se da grande voglio fare il cantante? Come secondo lavoro: il mio sogno è diventare prof di lettere». A rincuorare i ragazzi ci hanno pensato gli insegnanti che divideranno con loro questa straordinaria avventura: «Il livello di adrenalina sarà altissimo: quando sarete sul palco davanti a migliaia di persone, cantare sarà ancora più semplice perché sarete trasportati dall’energia della musica e dal pubblico», lo sprone di Susanna Altemura, che dirigerà il coro sul palco del Forum. Il primo incontro ravvicinato con Roger Waters si terrà venerdì pomeriggio, qualche ora prima del concerto: «L’entourage ci ha già informato come dovranno muoversi i ragazzi - ha spiegato Maria Angela Ciurleo -. Il teacher nominato nella canzone sarà rappresentato da un gonfiabile, verso il quale i coristi dovranno puntare il dito. Tutti sono entusiasti di partecipare a questa avventura: li abbiamo scelti proprio in base alla loro voglia di cimentarsi con un’esperienza nuova che ricorderanno per sempre».

Marco Scorletti ha avuto il compito di curare l’impostazione vocale del coro: «Ho cercato di far capire ai ragazzi i meccanismi tecnici della voce, anche se nel ritornello di Another brick in the wall di tecnico c’è poco: contano soprattutto il tempo, gli attacchi, l’espressione e la genuinità. I ragazzi devono divertirsi e capire che sarà un’esperienza unica, e probabilmente irripetibile».

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