Traviata, la grande opera al Viale

L’edizione della Traviata verdiana che sarà proiettata sullo schermo del cinema del Viale questa sera è una registrazione effettuata l’estate scorsa al festival pucciniano di Torre del Lago: come dire una garanzia per gli appassionati del “belcanto”. Ora il pubblico lodigiano potrà gustarsi lo spettacolo in alta definizione all’interno della stagione di opera al cinema, che prosegue a Lodi con successo da un paio di stagioni. Con la direzione di Filippo Maria Carminati e la regia di Paolo Trevisi, il capolavoro di Verdi vede l’interpretazione della soprano Silvia Dalla Benetta nel ruolo di Violetta e di Massimiliano Pisapia in quello di Alfredo; accanto a loro Stefanio Antonucci, elogiato dalla critica come superlativo Germont. Scritta da Verdi su libretto di Francesco Maria Piave tratto dal dramma di Alexandre Dumas figlio La Signora delle camelie, Traviata fa parte della cosiddetta “trilogia popolare” insieme a Rigoletto e Trovatore. Rappresentata per la prima volta alla Fenice di Venezia nel 1853, si rivelò un fiasco, forse anche per la scabrosità dell’argomento; ma, ripresa l’anno successivo, riscosse un successo che da quel momento l’ha sempre accompagnata, consacrando la vicenda e il personaggio di Violetta tra i miti del Romanticismo italiano. Gli elementi fondamentali del dramma romantico ci sono tutti: la donna di facili costumi, Violetta, disinvolta nel comportamento, ma già minata nel fisico da un male che non perdona, che si innamora del giovane Alfredo e sogna di poter condurre con lui una vita felice; ma il loro amore è ostacolato dal padre di lui, che, per salvaguardare l’onorabilità del suo nome, la costringe al sacrificio supremo: rinunciare ad Alfredo, fingendo di non amarlo più. Folle di gelosia, Alfredo la umilia davanti a tutti («Questa donna pagata io l’ho!»); scoprirà la verità troppo tardi, quando Violetta ormai sta morendo. Su questa trama convenzionale, Verdi costruisce alcune delle sue arie più belle, entrate nell’immaginario musicale così in profondità che sono state rielaborate e utilizzate molte volte anche al cinema (per esempio da Visconti nel Gattopardo, o più recentemente nel finale di Pretty Woman); difficile dire quale sia il brano più celebre, perché sono tutti ugualmente indimenticabili: il brindisi Libiamo ne’ lieti calici, la cabaletta Sempre libera degg’io, Le arie di Alfredo Un dì felice, eterea e De’ miei bollenti spiriti, la romanza Di Provenza il mare, il suol, il duetto Parigi, o cara, lo struggente Addio del passato. Questa è l’occasione per risentirle e “rivederle” sul grande schermo, don un impianto e un allestimento di ottima qualità, che regala davvero le emozioni della sala da concerto.

Annalisa Degradi

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Traviata

di Giuseppe Verdi, diretta da Filippo Maria Carminati, regia di Paolo Trevisi; questa sera alle ore 21. Al cinena del Viale di Lodi (viale Rimembranze), per la stagione di Opera al cinema. Biglietto singolo 10 euro, Abbonamento 5 Opere 40 euro.

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