Torna il Teatro scuola,

un palco per i ragazzi

Oltre 1.500 gli studenti coinvolti da sabato

Parata di giovani promesse sul palcoscenico delle Vigne. Saranno oltre 1.500 gli alunni che proveranno l’ebbrezza della “prima”, in una rassegna di oltre 40 spettacoli che porteranno in scena 75 classi di tutto il territorio. Sono questi i numeri da record della 24esima edizione del Festival Teatro scuola, iniziativa che si terrà a Lodi dal 14 al 19 maggio. E i protagonisti saranno ancora loro: studenti dai 3 fino ai 19 anni, che si esibiranno dalla più prestigiosa ribalta del capoluogo.

Alle Vigne si comincerà sabato (alle 9.30), con il laboratorio di teatro e danza, per poi continuare in una maratona di spettacoli che si svolgeranno sia al mattino che alla sera. «Quest’anno abbiamo pensato d’intitolare la manifestazione “Le voci del silenzio” - sottolineano Giacomo Camurri e Giannetta Musitelli del Laboratorio degli Archetipi, associazione che ha promosso l’evento - per dare significato a un aspetto della quotidianità che è di grande importanza, ma che rimane spesso ai margini. Silenzio è infatti pienezza e valore. Come associazione il nostro ruolo è stato poi quello di coordinare i vari lavori fatti dai ragazzi per le rappresentazioni. E ci sarà anche un laboratorio con studenti diversamente abili, che verrà portato in scena con sonorità contemporanee e d’avanguardia, curate dal musicista Alberto Braida». Tanti sono stati anche gli insegnanti coinvolti (145 complessivamente), 11 educatori e 26 operatori. Tra questi anche alcuni artisti e attori del territorio: come Wanda Bruttomesso, Alberto Ferrari e Graziella Cadore. Il progetto è stato sostenuto dal comune di Lodi e inserito nel piano al diritto allo studio del Broletto, con un contributo di 12mila euro. «Lo scopo è avvicinare bambini e ragazzi all’attività teatrale - afferma il vice sindaco di Lodi, Giuliana Cominetti - un programma didattico che ha la finalità di migliorare le potenzialità di ogni alunni. E poi il titolo mi pare davvero azzeccato: sempre di più oggi è infatti difficile fare silenzio e fermarsi ad ascoltare gli altri. Ripartire dalle giovani generazioni su questo aspetto è quindi utile». Infine un supporto allo storico Festival è arrivato dall’Ufficio scolastico provinciale e dalla provincia di Lodi, che insieme hanno messo a disposizione risorse per 10mila euro. «È la rassegna più duratura dell’intero territorio - si complimenta Fabio Francione, funzionario della provincia di Lodi - un progetto che è qualcosa di fantastico, perché rende felici bambini e ragazzi».

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