Torna il sereno sul festival: «I giorni più difficili sono alle spalle»

Sono già 5mila i visitatori della Foto Etica e dal prossimo fine settimana stop alle limitazioni per gli accessi alle mostre

Al giro di boa i numeri sono quasi gli stessi dell’intera manifestazione dello scorso anno. Oltre 5mila persone hanno visitato le mostre del Festival della fotografia etica, circa 2300 solo nell’ultimo fine settimana. «Le due belle giornate di sole ci hanno aiutato e siamo riusciti a esprimerci al meglio, dopo che nei primi due week end il meteo ha fatto qualche bizza – commenta soddisfatto Alberto Prina, coordinatore della manifestazione insieme ad Aldo Mendichi -. Ovviamente, causa limitazioni del periodo, i numeri registrati nel 2019 sono ancora molto lontani, ma c’è la percezione che, finalmente, il periodo buio sia alle spalle. Dal prossimo fine settimana, inoltre, le mostre torneranno a capienza piena come da recente decreto: è un altro passo verso la normalità».

A Lodi, oltre a numerosi appassionati provenienti da fuori città, si sono visti anche diversi visitatori stranieri: il Festival si conferma un volano dal punto di vista turistico, con effetti benefici per il tessuto economico del territorio. «Ed è anche la conferma che ormai siamo un punto di riferimento nel mondo della fotografia – continua Prina -. Sono ripartite anche le visite guidate in presenza per gli studenti, un aspetto che da sempre teniamo in particolare considerazione». Tanti i commenti di elogio ricevuti via social: «Si è creato davvero un bel clima tra i visitatori, tutti hanno seguito le regole senza alcuna lamentela. Siamo contenti per la partecipazione e l’entusiasmo. Tutte le mostre sono state apprezzate: in cima alla classifica di gradimento spiccano le due esposizioni di Nicolò Filippo Rosso a Palazzo Barni e il lavoro di Eugene Richards all’ex chiesa dell’Angelo. Anche le mostre all’aperto, ai giardini Barbarossa e al piazzale Bpl, continuano a riscuotere consensi». Nel prossimo fine settimana, il penultimo dell’edizione 2021, entrerà in scena la “sede distaccata” di Montanaso con la presentazione delle mostre di Fiorella Baldisserri e Lorenzo Pesce. «Il Festival vuole continuare ad aprirsi al territorio. Lo scorso anno avevamo inserito Codogno nel tour del Festival, quest’anno c’è Montanaso – conclude Prina -. Tanti comuni ci hanno chiesto di partecipare, per la prossima edizione vorremmo aumentare il numero di spazi al di fuori di Lodi. Ma bisognerà iniziare a parlare di turismo in modo serio e lavorare in sinergia con istituzioni e associazioni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA