The I–Land

SIAMO SERIAL: Continua il nostro viaggio nell’universo delle serie tv

La prima immagine di The I – Land, miniserie di Netflix, è quella di una donna che si risveglia su una spiaggia candida. Seguono altre scene simili, perché sull’isola si ritrovano d’improvviso, senza sapere come, dieci persone. Uomini e donne giovani, che sono vestiti allo stesso modo e parimenti senza memoria del passato. Non conoscono neppure il proprio nome, che desumono poi da un’etichetta sugli abiti che indossato. Capiscono però di essere su un’isola deserta e di dover sopravvivere e cominciano ad interagire. Le loro giornate non sono semplici, anche perché ci sono pericoli di vario genere, naturali e non soltanto, che li minacciano. Oggetti ritrovati, alleanze tra naufraghi che si creano e si distruggono, litigi, numeri simbolici ripetuti e cartelli con frasi ad effetto completano il mistero. Oltre al fatto che, man mano, i ricordi di un passato scomodo riaffiorano alla mente. Dei dieci “naufraghi” sull’isola, però, solo uno avrà accesso ad informazioni che permetteranno di comprendere. È una donna, che si chiama Chase ed è interpreta da Natalie Martinez. Puntata dopo puntata assumerà il ruolo di protagonista della serie, ma aiuterà anche lo spettatore a fare luce su alcuni punti oscuri. Gli altri sventurati sull’isola si chiamano KC (Kate Bosworth), Brody (Alex Pettyfer), Cooper (Ronald Peet), Moses (Kyle Schmid), Blair (Sibylla Deen), Mason (Gilles Geary), Donovan (Anthony Lee Medina), Taylor (Kota Eberhardt) e Hayden (Michelle Veintimilla) e a vario titolo fanno da spalla a Chase nella sua avventura verso la chiarezza.

Qualcuno ha espresso giudizi negativi sulla miniserie, ma ci sono almeno tre ragioni per cui vale la pena di vederla. Intanto si tratta di una serie breve in 7 episodi di circa 40 minuti ciascuno, che non vincola troppo ed evita ogni forma di “dipendenza”. Secondariamente ha un’ambientazione scientifica che fa pensare, in cui l’intelligenza artificiale e la simulazione sono una presenza continua, come forse accadrà anche nel nostro mondo in un futuro non troppo lontano. Ancora, viene affrontato un tema dibattuto, ovvero la possibilità di aiutare chi ha commesso reati efferati a correggere la sua indole violenta e a ritrovare la strada “perduta”. Infatti la serie è ambientata in un carcere di massima sicurezza nel cuore del Texas, che diventa il luogo deputato per una strana sperimentazione. Le posizioni avverse sulla possibilità di riabilitare i criminali vengono incarnate dai personaggi, con uno scontro di pensiero che diventa anche fisico e un finale da scoprire.

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