Tetto della Trinità, a San Biagio il restauro “si adotta”

Metri quadrati di tetto “in adozione” per contribuire al rifacimento del manto di copertura dell’antica chiesa della Trinità di Codogno. E se la generosità non va mai quantificata, in questo caso qualche suggerimento c’è, dato proprio dall’individuazione di quote di offerte proporzionate ai costi dell’intervento (141 mila euro la spesa complessiva preventivata): 75 gli euro per adottare mezzo metro quadrato di tetto della Trinità, che salgono a 150 per un metro quadrato adottato. E arrivano a 750 euro se i metri quadrati adottati fossero cinque.

L’iniziativa è stata lanciata in questi giorni dalla parrocchia codognese di San Biagio e della Beata Vergine Immacolata - a cui fa capo la chiesa della Trinità - e fa appello alla generosità dei codognesi, la stessa che già in passato aveva risposto con slancio a simili solleciti di mecenatismo “dal basso” (ad esempio nel 2010, quando una simile “campagna di adozione” fu lanciata sempre dalla parrocchia centrale di Codogno per la seicentesca chiesa “dei Frati” e permise di coprire i costi di restauro delle sei cappelle interne della chiesa e delle sua 14 stazioni esterne della Via Crucis). Adesso a quella stessa generosità si torna a guardare.

E stavolta l’attenzione è tutta per la chiesa della Trinità, costruita a partire dal 1608 su iniziativa dell’omonima Confraternita, chiesa a tre navate con grande abside, luogo di culto caro a Codogno e in cui si segnala il coro ligneo del Settecento e la grande pala della prima metà del Seicento, opera di scuola cremonese raffigurante la “Santissima Trinità adorata dai Santi Agostino, Atanasio e dai confratelli”. Il cantiere alla Trinità è iniziato ormai da giorni. L’intervento, peraltro, non era più rinviabile: da rimuovere c’è l’amianto sottostante le tegole delle falde che coprono le navate laterali, così come è poi l’intero tetto delle tre navate a dover essere sistemato, con la posa di una nuova lastra in fibrocemento ecologico, previa rimozione e successivo riposizionamento delle tegole, bonifica igienica e posa di reti “anti-piccione”. Per quel che riguarda i costi dei lavori, la parrocchia ha già avviato la pratica per chiedere la copertura parziale del 50% delle spese ammissibili con l’8 per mille. La restante parte sarà invece tutta a carico dell’ente parrocchiale, che per l’appunto fa ora appello alla generosità della città, soprattutto a quella dei fedeli che frequentano la Trinità. Lanciando una “campagna di adozione” per i metri quadrati del tetto della chiesa, come illustrato nei manifesti esposti in tutte le chiese della parrocchia centrale codognese.

Le donazioni potranno essere consegnate direttamente al parroco monsignor Iginio Passerini, oppure eseguite tramite bonifico intestato a “Parrocchia San Biagio e Beata Vergine Immacolata” riportante la causale “restauro tetto della chiesa SS. Trinità” sul conto corrente BCC Centropadana Iban IT74U0832432950000000013874. Per la concomitanza dei lavori, la Trinità è ora chiusa ai fedeli, riapertura prevista in autunno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA