TELEKOMMANDO “Stucky” tra Colombo, Montalbano e Maigret, mentre “Libera” è tormentata
Le serie tv ambientate nel nord-est dell’Italia in onda su Raidue con Giuseppe Battiston e su Raiuno con Lunetta Savino
Forse qualcuno tra i proverbiali dodici lettori (e qualcuno spero in più, avendo dimezzato quelli auspicati addirittura da Manzoni) si sarà accorto che da qualche settimana si sta esplorando il mondo delle serie tv italiane. Altre due sono finite nel cestino. Peraltro con alterni risultati e ovviamente giudizi. Tutti personali. Su suggerimento, soprattutto per l’interesse che ho per la città di Trieste, dove “Libera”, questo è il titolo della serie, è ambientata con Lunetta Savino che oggi è senza alcun dubbio l’attrice regina delle serie in Italia. Ma, a differenza di “Studio Battaglia” e “Le indagini di Lolita Lobosco” (a proposito presto torneranno le nuove stagioni) in “Libera” mi pare più frenata, pur occupando non uno spazio da co-protagonista, ma di motore della vicenda: una magistrato tormentata dalla morte della figlia per overdose. Per la delicatezza della storia perde quell’ironia che nelle altre serie l’ha resa così riconoscibile e vicina alle aspettative del pubblico, più propenso alla leggerezza anche nei piccoli drammi quotidiani che “Studio Battaglia” e “Lolita Lobosco” presentano a ogni episodio. Mentre, mi pare più interessante “Stucky” in onda su Raidue (“Libera” invece va in onda su Raiuno) con un Giuseppe Battiston che più veneto non si può. La serie è ambientata a Treviso. Qui aprire un discorso sulle film commission del nord-est potrebbe essere utile, ma so che non è ancora ora. La rimando. Mentre, dell’ispettore Stucky, in attesa delle prossime puntate, posso aggiungere che aduna in sé i tic di almeno tre altri grandi poliziotti tv: il tenente Colombo, il commissario Montalbano e l’altrettanto pari grado Maigret. Mi fermo. In attesa di rivelare altri indizi di questo multiforme e pacioso detective.
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