TELEKOMMANDO

Questa volta la tocco piano, quasi a voler sfiorare il telecomando, lasciando il flusso televisivo sul primo canale della Rai, sorbendomi pure i 5 minuti di Bruno Vespa e meno male che la sigla scelta è proprio quella “5 minuti e poi …” di Maurizio Arcieri, uno dei Krisma degli anni ’80. Allora e si era nel ’68 ancora “beat”, pure dieci anni dopo nel tagliarsi via un dito durante un concerto. Altroché body art o tutt’al più Azionismo viennese degli stessi anni contestatari e di piombo. Dunque, vengo al punto e mi perdonerete la digressione: a mio avviso, personalissimo, con il cambio di conduzione, da Amadeus a Stefano De Martino, Affari tuoi ci ha guadagnato. Come dire ha rinfrescato l’aria aprendosi al nuovo. Indipendentemente dal format che è rimasto lo stesso. E si vede da come il conduttore si diverte e asseconda partecipando con tutto se stesso alle vittorie dei suoi concorrenti. Eppure c’è stato chi lo ha criticato. D’altronde, il paragone con il campione di ascolti che l’ha preceduto poteva risultare impari, nonché impietoso. Invece, chi pare perdere colpi e non sono ancora iniziati i programmi che condurrà su il Nove, ma attenzione mancano pochi giorni al suo debutto con il nuovo format dei Soliti ignoti, Chissà chi è, e successivamente con il ritorno della Corrida che fu di Corrado. Insomma, niente di nuovo. Si va sul sicuro, anche con le serate – evento musicali. Non dimentichiamoci che Amadeus è lo spacca-ascolti di Sanremo. Butto via nel discorso anche le interviste che il presentatore veronese ha rilasciato sulla Rai e torno al napoletano di Torre Annunziata De Martino. Proprio nelle rispettive appartenenze regionali risiedono le differenze di conduzione dei due. La compostezza di Amadeus può alla lunga perdere di stato nel momento in cui la si confronta con la pacata esuberanza (si fa per dire) di De Martino. A cui va dato atto che su tale terreno ci sguazza e pure bene. Tanto che tra poco nessuno più ricorderà – ed è normale nel tempo presente della tv – chi c’era prima di lui.

© RIPRODUZIONE RISERVATA