“Tel chi Filippo!” alle Vigne: tutto esaurito per Caccamo profeta nella sua Lodi

Il comico sabato 9 sul palcoscenico di via Cavour inaugurerà la rassegna dedicata al cabaret

Il tutto esaurito, raggiunto con una settimana di anticipo, dimostra che esistono anche i profeti in patria. E che i lodigiani vogliono parecchio bene a Filippo Caccamo, di nuovo a teatro dopo gli ultimi due anni decisamente complicati per tutti i lavoratori dello spettacolo. Sabato 9 aprile (ore 21) il comico lodigiano aprirà “Ridi a Lodi”, la rassegna del teatro alle Vigne dedicata al cabaret, portando sul palco uno spettacolo nuovo di zecca: “Tel chi Filippo!”, titolo che riprende quello della fortunata rubrica che ogni sabato tiene sul “Cittadino”.

Dopo aver scandagliato con ironia e leggerezza il mondo degli universitari, diventando uno dei guru della comicità più seguiti sui social (vanta circa 500mila seguaci tra Facebook, Instagram e YouTube), Caccamo ha cambiato “bersaglio”: ora è passato dall’altra parte della barricata, insegna lettere alla scuola “Ada Negri” di Lodi e nel suo mirino sono finiti proprio i professori, protagonisti assoluti dei suoi nuovi ed esilaranti sketch. «Mi ispiro alla vita di tutti i giorni – racconta -. La scuola rappresenta un incredibile “catalogo” umano. È l’unica realtà in cui ci si trova a contatto con persone di tutte le età, un mondo a parte: tolta la Lim, la lavagna interattiva multimediale, sembra di essere ancora nel 1970». E così, tra incandescenti e lunghissimi collegi docenti, verifiche, alunni con poco voglia di studiare, burocrazia come se piovesse e cervellotiche regole anti Covid, Caccamo ha ricreato un microcosmo fatto di “maschere” irresistibili, già di culto per i tanti internauti che lo seguono quotidianamente. «Sono sempre stato un monologhista, ma questa volta ho deciso di portare sul palco i miei personaggi»: della galleria fanno parte anche una spassosissima coppia di genitori, un papà con evidenti problemi di dizione fissato con le ragazze (anzi, “le ragasse”) e una mamma dalla risata fulminante. «La saga sugli insegnanti ha sostituito quella sugli universitari – continua Filippo -. Ho deciso di rendere comico e leggero ciò che vedo tutti i giorni. Ma nello spettacolo non ci sarà solo la scuola: è un “viaggione” in cui si mischiano aule, campi di padel, balli di gruppo, casa mia, uffici passaporto e il canile di Lodi che rappresenta la mia vera missione umanitaria. Prometto un’ora e mezza di leggerezza e spensieratezza: ciò non significa che lo spettacolo sia privo di contenuti, tutt’altro, perché è studiato nei minimi dettagli. “Tel chi Filippo”, a partire dal titolo dialettale, è anche un omaggio alla città di Lodi, la città che vivo e che amo. Ringrazio il pubblico per l’affetto: raggiungere il “sold out” con tanto anticipo non era affatto scontato. Ringrazio naturalmente anche il Teatro alle Vigne per l’ospitalità: negli anni si è creato un rapporto bellissimo. Domenica scorsa, con gli amici Paolino Boffi, Franco Rossi e Bigno Bignami, ho potuto constatare quanto i lodigiani abbiano voglia di teatro e di stare insieme. Lo spettacolo a favore dell’Ucraina è stata una strepitosa iniezione di fiducia».

Caccamo ha curato testi e regia del suo nuovo show che in futuro potrebbe viaggiare per l’Italia: «Non escludo di tenere lo stesso titolo: “Tel chi Filippo!” racchiude quello che sono ed è un omaggio alle mie radici».

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