“Teatrock” sforna un nuovo poker d’assi

Selezionati a Tavazzano i quattro gruppi vincenti

Il rock british e psichedelico di The Urban Jugle e le puntate folk in salsa rock dei RoverHeart per la categoria proposte inedite; il viaggio nella storia del rock dei Tunderrock e l’energia contagiosa dei giovanissimi Five in a Row per le cover band. È questo il nuovo poker di vincitori di Teatrock, concorso in note del Nebiolo di Tavazzano alla sua terza edizione. La doppia serata di selezioni, una per categoria, ha animato la sala di via IV Novembre venerdì e sabato. Nato da un’intuizione della Consulta Giovanile di Tavazzano (tre anni fa guidata da Antonio Andreoli, ancora oggi anima organizzativa prestata al mixer) e direzione artistica del Teatro, il concorso nei suoi tre anni di vita ha coinvolto centinaia di giovani. E ancora continua ad appassionare chi sogna un futuro in note o, semplicemente, non riesce a passare le proprie giornate lontane dalle corde di una chitarre o da un microfono. Senza contare che i premi non sono cosa da poco per gruppi che, spesso, non hanno altre entrate se non l’autofinanziamento. Per i vincitori della sezione Proposte inedite, infatti, c’è un buono del valore di mille euro in ore di registrazione professionale, offerto dal Mizkey Studio di via Secondo Cremonese, a Lodi, pronto a farsi carico anche dell’attenzione musicale necessaria agli artisti in erba. Per chi invece punta alla categoria cover, ci sono 1000 euro da spendere per gli «attrezzi del mestiere» e offerti dal negozio New Baldi Strumenti di viale Dalmazia, sempre a Lodi. Tra i sostenitori del concorso, realizzato in collaborazione con gli assessorati alle politiche giovanili del comune di Tavazzano e della Provincia di Lodi, anche numerosi sponsor, dal Babylon Bar alle Case del Sole, dal ristorante pizzeria Il Gusto alla Bcc di Borghetto Lodigiano alla Ruota di Medicina.

Ad aprire prima serata dedicata agli inediti, le sonorità non convenzionali dei Twice Mojo (dalle provincie di Parma e Reggio Emilia) con le loro percussioni etniche e il ritmo figlio del filone del post grunge alternativo; il rock nudo e crudo dei lodigiani BigDix a cui sono seguite le esibizioni di The Urban Jungle (origini sparse tra Terranova dei Passerini, San Rocco al Porto e Pontenure) e dei giovanissimi piacentini RoverHeart. Promossi dalla giuria tecnica, composta da Nicola Savarè, collaboratore di riviste musicali (ormai ribattezzato con affetto la “Mara Maionchi di Teatrock”), Simone Palladini (vincitore nelle passate edizioni con i The Pulse) e Marcella Casciaro (cantante professionista e insegnante di canto), i “lodigiani” The Urban Jungle (già arrivati secondi lo scorso anno nella categoria proposte inedite) e i piacentini RoverHeart.

Sabato è stata invece la volta delle cover band che si sono esibite davanti ad una platea da tutto esaurito. A tenere alto l’entusiasmo, l’hard rock dei lodigiani Avarìa, la tenacia dei Tunderrock (originari del santangiolino e veterani del concorso con la loro presenza a tutte le edizioni), l’energia dei Five in a Row (e il loro rumoroso e festante gruppo di giovanissime fan direttamente da Casalmaiocco), e l’heavy metal degli Hot Road, gli unici a giocare fuori casa e provenienti da Milano. A passare, sotto lo sguardo vigile di Nicola Savarè, Andrea Brambini (della New Baldi), Claudio Vailati e Francesco Donesana (vincitori della seconda edizione con i Lifestream), i Tunderrock (esplosi in un urlo liberatorio) e i Five in a Row.

Rossella Mungiello

© RIPRODUZIONE RISERVATA