TEATRO Clown e maestri d’orchestra: quando la musica è un grande gioco

Applausi e tante risate per lo spettacolo dei Jashgawronsky Brothers al Carlo Rossi di Casale

Clown moderni, musicisti e pure attori e cantanti. Quanta versatilità coinvolgente c’è nel talento artistico dei Jashgawronsky Brothers e tanta energia ha letteralmente stregato anche il teatro comunale Carlo Rossi di Casalpusterlengo dove giovedì gli applausi sono arrivati convinti all’indirizzo di questo gruppo che già spiazza, confonde e travolge nella sua personale “narrazione”: gruppo di quattro fratelli armeni, come vuole la vulgata corrente, o piuttosto artisti sopraffini di terra veneta? Se l’interrogativo resta – volutamente – in sospeso, è invece certezza indiscutibile la solidità artistica di questa formazione fuori dal comune, che vanta un percorso professionale di oltre vent’anni e un curriculum di spettacoli sui palchi di mezzo mondo.

L’ultimo di questi si intitola “Toyboys” ed è quello andato in scena a Casale. Travolgente, istrionico, super divertente, “Toyboys” è una sorta di musical che non ti aspetti, dove gli strumenti altro non sono che dei giocattoli: topolini e automobiline, fattorie sonore e zoo parlanti, bambolotti e carillons, peluche e trombette, flautini, tastierine e chitarrine per strampalate acrobazie musicali bravissime nel ripercorrere tutti, o quasi, i generi musicali. In “Toyboys” la musica torna dunque ad essere gioco e allora come stupirsi se i Jashgawronsky Brothers “osano” calarsi nei panni dei Beatles ragazzetti alle elementari con tanto di cartella e calzoncini corti. Oppure in quelli dei Daft Punk, di Ennio Morricone o dei Village People riportati sul palco piagnucolanti all’asilo. Davvero geniale.

Al Rossi il pubblico per più di un’ora si è lasciato trascinare da questa allegria e alla fine è nata spontanea la richiesta di un “bis” a cui i fratelli Jashgawronsky non si sono tirati indietro: applausi e ancora applausi al medley-omaggio alla musica italiana del passato e di oggi, partito da “Via con me” di Paolo Conte e proseguito con “Bocca di rosa” di Fabrizio De Andrè, arrivato a Gaber con “Barbera e champagne”, a “Stasera mi butto” di Rocky Roberts, a “Uomini soli” dei Pooh, a “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno. Finito in bellezza con l’intensa “Con te partirò” di Andrea Bocelli.

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