TEATRO Cinzia Spanò porta in scena “Lolita” per le donne di Teheran

Il reading teatrale alle Vigne nell’ambito della rassegna “Lodi di Pace”

Leggere un testo come “Lolita” di Vladimir Nabokov può essere un gesto rivoluzionario in una città come Teheran, divenuta teatro di tremende violenze e privazioni dopo l’ascesa al potere dell’Ayatollah Khomeyni nel 1979. Soprusi - soprattutto nei confronti delle donne - che si sono perpetrati per decenni fino ai giorni nostri.

Nel settembre 2022 l’assassinio di Masha Amini, uccisa per non aver indossato correttamente il velo, scatenò un’ondata di contestazioni da parte dei dissidenti. Proprio a sostegno di questa protesta è nato il reading teatrale di Cinzia Spanò dedicato al best seller “Leggere Lolita a Teheran” di Azar Nafisi, presentato venerdì sera al teatro alle Vigne di Lodi nel quinto appuntamento della rassegna “Lodi di Pace” promosso da Acli, Meic e Provincia di Lodi, e che rientra anche nell’ambito della rassegna “Con occhi di Donna” per ricordare l’insegnante e consigliera comunale lodigiana Isa Veluti.

«Questa è la storia di Lolita a Teheran, di come Lolita abbia dato un diverso colore alla città, e di come Teheran ci abbia aiutate a ridefinire il romanzo di Nabokov e a trasformalo in un altro Lolita: il nostro». L’attrice Spanò, accompagnata dalla violinista Marta Pistocchi, ha presentato al pubblico i passi più significativi del testo autobiografico della scrittrice iraniana, in cui viene narrata l’ardua impresa di spiegare ad alcune ragazze esposte alla pressante catechesi islamica una delle più temibili incarnazioni dell’occidente: la sua letteratura. Il reading, che ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International e ha debuttato su Rai Radio 3, è stato dunque il proseguimento ideale di quegli incontri avvenuti all’ombra del regime, e come ha spiegato la stessa Spanò «vuole essere un omaggio al coraggio e alla forza delle donne iraniane che stanno lottando per la libertà contro ogni forma di oppressione e violenza».

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