TEATRO Caccamo chiude l’anno debuttando con la sua ultima fatica: le “Filippiche”

Dopo 130 repliche di “Tel chì Filippo”, la notte di San Silvestro a Cascina, in Toscana, sarà la prima data del nuovo spettacolo del comico lodigiano che a marzo sarà per quattro serate alle Vigne

Giusto una piccola vacanza, una sciatina a Ponte di Legno e poi di nuovo a teatro. «Il posto più bello del mondo e dove mi sento a casa», dice Filippo Caccamo, pronto a iniziare il tour 2024 che partirà la sera di San Silvestro alla Città del teatro di Cascina (Pisa), dove per la prima volta porterà “Le Filippiche”, il nuovo spettacolo che fino a giugno “percorrerà” l’Italia in lungo e in largo. Già 95 le date programmate, tra le quali quattro al teatro alle Vigne di Lodi, dal 21 al 24 marzo, oltre ad altri palchi storici quali l’Ariston di Sanremo, il teatro Lirico di Milano, il Petruzzelli di Bari, il Ponchielli di Cremona, già frequentati con successo nel corso dell’anno che sta per volgere al termine.

«Il 2023 è stato l’anno più bello della mia vita – racconta il comico lodigiano, reduce da 130 repliche di “Tel chi Filippo!”, lo show incentrato sul mondo della scuola che ha riempito i teatri in tutto lo Stivale -. Mi auguro che il 2024 sia il consolidamento di quanto fatto in precedenza. Ripartirò con un testo aggiornato, “Le Filippiche”, una versione “potenziata” di “Tel chi Filippo”: ci saranno più personaggi, più canzoni, e finalmente anche una vera scenografia, realizzata dagli studenti del liceo artistico Piazza di Lodi. Si tratta di un altro passo verso il teatro puro.

Il 2023 è stato l’anno più bello della mia vita,nel prossimo spero di consolidarequanto ho fatto di buono

Nel nuovo spettacolo il tema dominante sarà sempre la scuola, ma ci sarà anche tanto altro». Il successo si deve soprattutto alla capacità di Caccamo di dare voce agli insegnanti: «Penso ce ne fosse bisogno, serviva qualcuno che potesse raccontare i loro pensieri e dare conto di ciò che vivono quotidianamente – continua l’attore lodigiano che in passato si è calato anche nei panni di “prof” prima di dedicarsi completamente al teatro -. Si parla spesso degli studenti, o delle loro famiglie, ma poche volte si racconta la vita dei professori, dei loro problemi, dei loro dubbi, della selva di lavoro burocratico che devono svolgere. Chi viene a vedere i miei spettacoli si rispecchia in ciò che dico. Ovviamente tutto è letto in chiave comica: ridere o sorridere di determinate cose, anche le più “fastidiose” ci fa sentire tutti sulla stessa, grande barca».

Sto lavorando al mio nuovo romanzo.C’è tanta carne al fuoco,ma il palco rimane il mio luogo d’elezione

A giugno Filippo si prenderà una piccola e meritata pausa per studiare nuovi progetti: «Sto lavorando al mio nuovo romanzo. C’è tanta carne al fuoco, le idee non mancano: vedremo cosa riuscirò a realizzare». Intanto c’è un tour da portare avanti e un pubblico sempre più vasto da “coccolare”. «Il teatro rimane il mio luogo d’elezione. Nel corso dei mesi ho ricevuto tantissimo amore da parte degli spettatori, ho conosciuto tantissime persone e storie. Per un artista è il massimo: l’abbraccio del pubblico è qualcosa di meraviglioso». Domenica sera si riparte da Cascina: «Se è un “peso” lavorare la sera di Capodanno? Assolutamente no. Anzi: non ho mai amato particolarmente questa festa e di conseguenza sono contento di avere un impegno e di non ricevere la domanda “Cosa fai a Capodanno?”. E poi sarò su un palcoscenico, davanti al mio pubblico, il posto dove vorrei essere sempre, ogni giorno dell’anno».

© RIPRODUZIONE RISERVATA