TEATRO “Ada la solitaria” e le sue amiche, volti e maschere di un secolo fa

In Santa Chiara Nuova lo spettacolo interpretato da Elsa Bossi

«Novembre. Nebbia densa a opaca. Atmosfera di sogno. Ma un sogno sinistro, pieno d’agguati». Domenica pomeriggio Santa Chiara Nuova, giusto a pochi passi da dove è nata e cresciuta, ha fatto da cornice a un evento che ha omaggiato Ada Negri, proprio alla vigilia del suo compleanno. Portando in scena “Le Solitarie” con una coinvolgente e intima interpretazione di Elsa Bossi, sulle musiche di Alberto Braida e con i costumi di Monica Zucchelli: lo spettacolo - a cura di Piera Rossi, presidente dell’associazione di promozione culturale Crocevia - ha permesso di riportare in vita le storie di Raimonda, Rosanna, Marzia e Marica: solo alcune delle novelle prodotte nella raccolta della poetessa lodigiana, che raccontano della condizione della donna tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Nascosta dal bavero del soprabito, avvolta nel suo boa di pelliccia, Raimonda “scivolava rasente i muri, imbacuccata e felice”, quando per la prima volta un “Ignoto” alle sue spalle cercò avido la sua bocca. “Ladra d’amore” Raimonda, nascosta da una nebbia che si poteva tagliare con il coltello, celava il segreto del suo viso e della “mezza maschera deforme”. “Una maschera raggrinzita che l’aveva deturpata senza rimedio” all’età di 10 anni, cadendo sulla parte rovente del caminetto. E proprio come Raimonda, le storie de “Le Solitarie” hanno fatto da filo conduttore a due giorni in cui il Comune, la Pro loco di Lodi e l’associazione Crocevia, hanno voluto omaggiare Ada Negri: «Due giorni che hanno permesso di unire la cittadinanza - ha detto la regista Piera Rossi -, in occasione della ricorrenza degli ottanta anni dalla scomparsa della poetessa lodigiana e in concomitanza con la data del suo compleanno». Il 3 febbraio 1870, infatti, nasceva Ada Negri.

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