TEATRO A Lodi la riscoperta di Repetto con l’epopea degli 883 alle Vigne

Tutto esaurito per “Alla ricerca dell’Uomo ragno”, un grande karaoke collettivo e la rivincita del cantautore che ora non è più solo quello che balla

I tappetini nuovi, gli Arbre magique, gli anni d’oro del grande Real, le due discoteche e le centosei farmacie. C’è tutto il campionario della storia degli 883 nello spettacolo di Mauro Repetto, l’ex “biondino che balla”, personaggio iconico e per certi versi ancora misterioso della canzone italiana. La lunga assenza dai palchi – frutto di scelte artistiche e di vita inconsuete – ha ulteriormente rafforzato la sua leggenda. Prova ne è anche il tutto esaurito registrato venerdì sera al teatro alle Vigne di Lodi, gremito di “over 40”, gli ex ragazzi cresciuti con le canzoni del duo di Pavia. “Alla ricerca dell’Uomo ragno”, questo il titolo dello spettacolo, racconta proprio quanto sia importante continuare a credere nei propri sogni e quanto il percorso sia più probabilmente più entusiasmante della meta. Repetto ripercorre la sua storia e quella degli 883 attraverso una sorta di favola ambientata in una Pavia medievale, una città tanto simile alla nostra Lodi, dove due menestrelli – lui, detto Flash, e l’amico di sempre Max Pezzali – si ingegnano per entrare nella corte del conte Claudio Cecchetto, all’epoca il “Re Mida” della musica. Tra aneddoti, battute, ironia e spiegazioni della separazione artistica da Max (grazie anche all’uso dell’intelligenza artificiale), lo show si trasforma pure in un grande karaoke collettivo. Repetto, ora, non è più solo quello che balla: è il frontman, il cantautore che canta i pezzi partoriti insieme a Pezzali durante gli “anni in motorino sempre in due”.

L’articolo completo sul “Cittadino” di lunedì 10 febbraio

© RIPRODUZIONE RISERVATA