Sul Grande Fiume cullati dal jazz

Un’iniziativa

che ripropone le magiche atmosfere del Mississipi sul Po lodigiano, per ben sette fine settimana, dal 15 giugno al 28 luglio.

Un’iniziativa che ripropone le magiche atmosfere

del Mississippi

per sette fine settimana,

fino al 28 luglio

Qualcuno è arrivato in bicicletta da Codogno, altri in macchina da Lodi. Alcuni milanesi hanno letto la locandina inserita in una rivista nazionale, hanno telefonato per prenotare e sono salpati dai Morti della Porchera con la motonave Ligaligo sulle note gitane dei torinesi Manomanouche. Sabato pomeriggio a Corno Giovine si è tenuta la prima tappa del Ligaligo’s Jazz n’ Blues Festival: la manifestazione sul Grande Fiume inserita nel progetto River Po Summer 2013, il cartellone di eventi estivi promosso dalla Provincia di Lodi per promuovere il turismo sul territorio in vista di Expo 2015. Si tratta di un’iniziativa che ripropone le magiche atmosfere del Mississipi sul Po lodigiano, per ben sette fine settimana, da questo fine settimana appena trascorso fino al 28 luglio. Una volta a bordo, i passeggeri si sono accomodati con il viso rivolto verso l’immensa distesa d’acqua e le orecchie ben aperte per ascoltare le indicazioni del comandante di bordo, autentico “cicerone” della natura e della storia del Po lungo tutto il tragitto. Il battello è arrivato puntualissimo ad ogni corsa. Il percorso è stato sempre lo stesso così come il concerto live.

Il Ligaligo si è quindi spinto in direzione del ponte strallato dell’alta velocità, per poi virare al passaggio del treno e fare ritorno all’attracco di Corno Giovine, fra i sorrisi soddisfatti dei lodigiani, dei milanesi e dei torinesi a bordo, e le espressioni incuriosite dei passeggeri del turno successivo. Ben oltre le parole però, sono state le note dei Manomanouche le vere protagoniste del viaggio.

Il Gipsy Jazz (jazz zingaro) di Nunzio Barbieri e Luca Enipeo, chitarre “sottobraccio”, ha restituito l’atmosfera tipica dei bateau-mouche che in Francia cavalcano la Senna. Note che hanno fatto venir voglia persino di ballare: un desiderio frenato da un po’ di timidezza, che ha fatto seguire il ritmo con testa, mani e piedi, rimanendo seduti.

Manomanouche è un progetto musicale nato nel 2001 dall’incontro di musicisti di differente estrazione e con l’intento di diffondere la cultura degli zingari Manouches: musica basata sull’improvvisazione, una fusione fra swing, folklore egiziano e melodia italiana che sul battello ha strappato più volte applausi.

Dopo il primo fine settimana completamente dominato dalle melodie gitane, il prossimo appuntamento è fissato per sabato 22 e domenica 23 giugno a Somaglia, località Gargatano. Sul battello delle 16.05, delle 17.10 e delle 18.15 salperanno il jazz dei Dazel. Sempre a giugno, ma sabato 29, il battello salperà in terra cremonese, a Pizzighettone, in località Gera, soltanto alle 18.

Il tramonto sarà atteso in compagnia della musica dei MatéTeatro. La direzione artistica dei concerti sul Po è a cura di Eleonora Biscardi di Art Up Art. I concerti-aperitivo sul Grande Fiume che lambisce il Lodigiano proseguiranno fino alla fine di luglio.

Sara Gambarini

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