STORIE “8 e mezzo”: il sogno del cinema
da Lodi a Berlino... fino al Canada

La nuova società di distribuzione creata dalla lodigiana Vera Affaba

Passione per il cinema e curiosità verso il mondo, con uno sguardo particolare a un mercato relativamente poco noto in Italia ma vivace e dall’anima duplice, come il Paese di cui è espressione. Da questi presupposti nasce l’esperienza di “8 e mezzo”, società di distribuzione di film, documentari e serie tv e di produzione di eventi e spettacoli dal vivo fondata da Vera Affaba, lodigiana da vent’anni sulla scena di questa industria con la sua DNC Entertainment Factory, che ora si ripropone con lo stesso entusiasmo, un nuovo nome con un chiaro riferimento felliniano e ambizioni che guardano al di là dell’Atlantico, al Canada. Il primo appuntamento per “8 e Mezzo” è stato in questi giorni all’European Film Market 2024, l’evento riservato a produttori e distributori collegato alla Berlinale dove ad accompagnare Vera c’era sua figlia Matilde Forti, studentessa di cinema alla Brock University di St. Catharines, Ontario, che si divide tra gli studi e il lavoro a fianco della madre.

Ed è proprio da lei che viene il collegamento con il Canada: «Ho passato qui il quarto anno di liceo e ci sono tornata per continuare l’università dopo essermi laureata in drammaturgia e cinema alla Queen Margaret University di Edimburgo – racconta – la mia prima passione era, in realtà, il teatro: ho infatti studiato musical prima al Ramo di Lodi e poi a Area Dance a Milano (con Mauro Simone, oggi direttore del teatro alle Vigne, ndr), ma alla fine l’amore per il cinema ha avuto la meglio. Vorrei diventare ricercatrice: sto già collaborando a un progetto e ho fondato un club per studenti appassionati di cinema e tv con l’intenzione di avviare qualche produzione».

E Matilde, come spiega la madre, sta perfezionando i suoi studi in un Paese dalla tradizione cinematografica interessante: «Ci sono due categorie di produzioni: quella anglofona, fondata perlopiù sulla documentaristica, e quella francofona, che dà molto più spazio alla fiction e spesso dà vita a remake e collaborazioni in Europa – racconta – in Canada il cinema riceve molte sovvenzioni statali, ma il mercato della distribuzione fuori dalle sale è ancora poco sviluppato. Ed è qui che ci vorremmo posizionare: oltre a importare produzioni straniere – non poche delle quali proprio canadesi –, infatti, vorremo portare in Canada produzioni italiane». E l’interesse c’è: attualmente Matilde sta collaborando a un progetto di ricerca sul cinepanettone e, confermano sia lei sia la madre Vera, in Canada ci sono una grande comunità italiana e curiosità verso il Belpaese.n

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