Smokey Fingers, rock oltreconfine

In cima alla lista dei desideri, oggi,

c’è un unico obiettivo: terminare

il nuovo disco per la gioia dei fan

Due biglietti di andata e ritorno per il cuore dell’Europa, uno per andare a Kolin, in Repubblica Ceca, l’altro per Vendays- Montalivet, nel Sud della Francia. In valigia: la musica degli Smokey Fingers, colonna sonora di un viaggio che li ha visti attraversare i confini italiani due volte nel giro di un mese, per far conoscere anche oltrefrontiera il loro southern rock schietto e appassionato, maturato fra il Lodigiano e il West.

Prima tappa: Kolin, a una quarantina di chilometri da Praga, dove lo scorso 17 maggio si è tenuta l’edizione 2014 del “Southern rock & blues festival”, un’intera giornata dedicata a due generi musicali che in terra ceca contano molti proseliti, tutti presenti sotto i palchi allestiti in vari punti della città, invasa da migliaia di persone. Due i gruppi internazionali presenti in cartellone: gli olandesi Livin’blues xperience e i lodigiani Smokey Fingers, che hanno aperto la serata con un concerto finito a firmare autografi fuori dal camerino.

«Nonostante fosse piovuto per tutto il giorno c’era tantissima gente» dice Luca Paterniti (voce), incaricato dagli altri componenti del gruppo - Diego Dragoni (chitarra), Fabrizio Costa (basso) e Daniele Vacchini (batteria) – di ripercorrere i momenti più emozionanti della loro avventura boema. Per esempio quando, all’arrivo a Kolin, sono stati ricevuti da un comitato d’accoglienza particolarmente cordiale, che li ha subito accompagnati nella loro stanza d’albergo e poi a gustare un’abbondante cena in salsa yankee, preparata come la si prepara nella patria del southern rock. «Un trattamento davvero impeccabile, non c’è che dire, anche se il punto non è sentirsi trattati come dei vip, ma essere rispettati in quanto musicisti, vedere riconosciuta la tua musica, gli sforzi che fai per continuare a proporla al pubblico, tutte cose che al festival di Kolin non sono certo mancate».

Non sono mancate nemmeno allo Show Bike di Vendays- Montalivet, in Aquitania, un grande motoraduno che da vent’anni esatti catalizza in questa regione al confine con la Spagna migliaia di bikers provenienti da tutta Europa, venuti qui per ascoltare i migliori gruppi blues, southern e rock’n’roll attualmente in circolazione.

E a tenere a battesimo questa “anniversary edition” sono stati proprio gli Smokey Fingers, i primi a presentarsi sul palco lo scorso 27 giugno, dando il via a una tre giorni di musica e motori che li ha lasciati elettrizzati e soddisfatti.

Il pieno di energia tornerà buono nelle prossime settimane, quando il gruppo si chiuderà in sala di registrazione per rimanervi tutta l’estate, «per dare un giro di vite al nuovo disco, che vorremmo far uscire entro la fine dell’anno». Il precedente (Columbus way, pubblicato da Tarzan music e premiato come miglior album d’esordio dalla rivista svedese «Rocknytt») risale a settembre 2011 e in questi tre anni il gruppo ha accumulato esperienze e materiali che aspettano solo di essere incisi. Anche a costo di rinunciare per qualche mese agli applausi del pubblico: «Naturalmente suonare in giro ci piace molto, ma preparare un concerto richiede sempre molto impegno in termini di tempo e concentrazione, bisogna darsi delle priorità».

E in cima alla lista degli Smokey Fingers, oggi, c’è un unico desiderio: terminare il nuovo disco per la gioia dei fan.

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