Silvio Soldini si racconta a Lodi

Martedì il regista al cinema Fanfulla

«Il comandante e la cicogna è il mio film più surreale, fantasioso e divertente ma decisamente deflagrante. Ho la sensazione di vivere in un Paese melmoso fino al marcio e i miei personaggi se lo portano dentro e le loro esistenze ne sono condizionate». Così Silvio Soldini descrive la sua ultima opera, una commedia “strampalata” e ironica in cui però non mancano tanti momenti di amara riflessione sulla mancanza e sulla perdita di valori nella società italiana. Il regista milanese sarà ospite martedì sera al Cinema Fanfulla in viale Pavia a Lodi: per tutti gli appassionati cinefili l’appuntamento è fissato intorno alle ore 20.45 con un piccolo buffet; la conversazione si sposterà poi in sala per una conversazione con il pubblico che sarà coordinata dal giornalista del «Cittadino» Lucio D’Auria, prima della proiezione del film, inserito nel cartellone del Cineforum 2013. Un’occasione dunque per capire meglio la poetica e gli spunti che stanno alla base de Il comandante e la cicogna, un lavoro che attraverso il filtro della leggerezza indaga sui nostri vizi e sulle nostre debolezze, tra statue (quelle di Garibaldi, Verdi e Leopardi) che dall’alto dei loro piedistalli commentano le sorti di un Paese alla deriva. In questo clima surreale si muovono personaggi spaesati, a tratti grotteschi, ma anche pieni di vita, di voglia di sognare e di amare.

C’è Leo, interpretato dall’ottimo Valerio Mastandrea, un idraulico con i baffoni e l’accento napoletano, padre vedovo che cerca di crescere al meglio i due figli adolescenti, Elia e Maddalena, e di gestire la casa, dove gli “appare” la moglie Teresa (Claudia Gerini). C’è Diana (Alba Rohrwacher), artista sognatrice e squattrinata che attende la grande occasione della vita e fatica a pagare l’affitto. E c’è Amanzio (Giuseppe Battiston), «moralizzatore urbano» che ha lasciato il lavoro per un nuovo stile di vita e che stringe una singolare amicizia con il piccolo Elia. E infine c’è Malaffano, un avvocato strafottente e truffaldino interpretato da Luca Zingaretti, per l’occasione in scena con una selva di capelli posticci, nel cui studio si incontrano Leo e Diana, entrambi alla disperata ricerca di risolvere i rispettivi guai. Sotto lo sguardo severo delle statue (con le voci di Pierfrancesco Favino, Gigio Alberti e Neri Marcorè) e accompagnati dalla colonna sonora della Banda Osiris, i personaggi, nonostante tutto, non si rassegnano ai loro destini e cercano una via per la felicità e per la rinascita, simboleggiata dalla cicogna seguita con lo sguardo da Elia. Dopo due film realisti come Giorni e nuvole e Cosa voglio di più, Soldini torna a un filone più “favolistico”, sulla scia di grandi successi come Pane e tulipani e Agata e la tempesta: per raccontare ancora che attraverso la bellezza, la fantasia e la poesia si può uscire dal fango in cui tutti ci troviamo.

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INCONTRO CON silvio SOLDINI E PROIEZIONE DEL FILM “IL COMANDANTE E LA CICOGNA”

Martedì, ore 20.45, presso il Cinema Fanfulla in viale Pavia a Lodi

Appuntamento al cinema Fanfulla intorno alle ore 20.45 con un piccolo buffet, la conversazione si sposterà poi in sala per una conversazione con il pubblico che sarà coordinata dal giornalista del «Cittadino» Lucio D’Auria

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