Silvia Poletti e un manuale per i genitori
per “educare senza paura”

Il saggio firmato dalla psicologa e pedagogista di Sordio

Essere genitori è un compito difficile, soprattutto nel mondo d’oggi così complesso. Dove il modello educativo autoritario di un tempo ha smesso di avere senso ma dove il rischio è quello opposto, navigare cioè nell’incertezza dei nuovi metodi educativi che, creando apprensione nei genitori, portano quest’ultimi a temere di sbagliare e ad abdicare al loro ruolo. Un vero delitto: “educare”, infatti, è il gesto d’amore più potente nei confronti di ogni figlio, che merita di avere genitori autorevoli e consapevoli del proprio ruolo.

Si intitola “Educare senza paura. Diventa il genitore capitano di cui tuo figlio ha bisogno” il nuovo libro della psicologa e pedagogista strategica Silvia Poletti di Sordio: edito da Fabbri Editori, il volume intende essere una guida per aiutare i genitori a ritrovare le redini del proprio ruolo, che si vuole sostenuto da un approccio basato sull’ascolto e sulla giusta distanza, che dà valore alla comunicazione ed evita metodi punitivi.

«La carta vincente di “Educare senza paura” è che ti fa ritrovare da subito serenità e sicurezza nel tuo ruolo di genitore - interviene Silvia Poletti, formatrice presso Mind4Children dell’Università degli Studi di Padova, nonché ideatrice di un modello educativo innovativo che aiuta genitori e insegnanti a ritrovare consapevolezza del proprio ruolo - . Basandosi sulle più recenti acquisizioni delle neuroscienze, il libro offre dialoghi strategici ed esempi concreti per sapere cosa fare e come farlo, in ogni situazione educativa. Così tuo figlio inizierà a riconoscerti come guida affidabile e punto di riferimento, ascoltandoti davvero perché finalmente si sentirà compreso, accolto e sostenuto”.

Il libro ha la prefazione di don Carlo Burgio, cappellano dell’istituto penale per minorenni “Cesare Beccaria” di Milano e fondatore della comunità Kayros: «Il metodo proposto dall’autrice - spiega don Burgio - si basa sull’ascolto e sulla giusta distanza che il ruolo educativo richiede, evitando metodi punitivi. Frutto di una lunga e consolidata esperienza, questo approccio aiuta le famiglie, ma anche docenti ed educatori, a relazionarsi con i ragazzi e a intervenire nelle diverse fasi della loro crescita».

Un’ampia sezione del saggio è dedicata anche alla scuola, giustamente intesa come luogo decisivo per la crescita emotiva dei ragazzi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA