SIAMO SERIAL Treason, spy story che lascia senza fiato

Sei puntate tiratissime per una classica serie britannica

Dentro ci sono tutti: l’MI16, ovvero i servizi segreti del Regno Unito, gli americani con la Cia, i russi (oligarchi compresi) e politici in tempi di elezioni. Insomma, gli ingredienti classici della spy story. Treason s’inserisce proprio in questo filone, una serie che vanta un buon cast e la cui trama è un susseguirsi di colpi di scena che rimettono in gioco tutto e tutti. Non fidatevi di nessuno, perché i doppiogiochisti sono ovunque.

Adam Lawrence (Charlie Cox, ovvero Daredevil nel mondo Marvel) è il vicecapo dell’MI6. Quando il suo superiore – interpretato dal bravissimo Ciarán Hinds – viene avvelenato, si ritrova a prendere il comando dell’intelligence. Un cambio ai vertici che avviene in un momento delicato, l’elezione del primo ministro è infatti alle porte. Un’occasione imperdibile per Lawrence per dimostrare quanto vale. Sposato e padre di due figli, nel momento in cui il passato torna a tormentarlo deve gestire il già precario equilibrio familiare.

Se Treason non può essere classificata tra le serie tv “indimenticabili”, è comunque una fiction che si guarda con interesse. A dispetto delle numerose critiche che le sono state riservate: per alcuni, infatti, i colpi di scena sono così tanti da costituire un difetto e non un pregio, per altri la trama è poco solida e poco originale. Per chi scrive, invece, Treason si guadagna qualcosa di più della semplice sufficienza, in un panorama televisivo che in queste settimane ha assistito a una vera e propria infornata di serie tv sullo spionaggio. Una su tutti, sempre consigliatissima, è Jack Ryan, il personaggio creato da Tom Clenacy che prosegue e aggiorna le sue stagioni su Amazon Prime, a cui si aggiunge The Recruit, su Netflix, che s’ispira chiaramente alla prima.

Imprevisti a ripetizione e doppiogiochisti che ribaltano le conclusioni a cui si è appena arrivati costituiscono il “sale” di Treason. Un altro aspetto messo a fuoco – diventato ormai piuttosto tradizionale nelle trame di prodotti di questo genere – è la difficoltà della spia di conciliare famiglia e lavoro. Come dimenticare Alias, che in quanto a qualità non può essere accostato a Treason? J. J. Abrams aveva creato una storia intrisa di spionaggio e fantascienza capace di fare incetta di premi, la sua protagonista era Sidney Bristow (Jennifer Garner), un’agente operativo di una sezione segreta della Cia. Nonostante l’abbondanza di titoli c’è tuttavia in questo genere una serie tv che resta inarrivabile: The Americans, semplicemente perfetta, il suo motto era “tutto è lecito, in amore e guerra fredda”.

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