Siamo serial, il ritorno dei “bastardi di Pizzofalcone”

La serie tv della settimana nella rubrica di Greta Boni

L’unione fa la forza. Sembra essere questo il messaggio più importante della quarta stagione de “I Bastardi di Pizzofalcone”. Lojacono, alias Alessandro Gassman, l’ombroso poliziotto, non è infatti il solo protagonista di questo racconto corale: la sua discesa agli inferi non toglie spazio agli altri personaggi, tra questi spicca sicuramente il vicequestore Luigi Palma (Massimiliano Gallo), il quale oltre alle grandi responsabilità lavorative deve affrontare anche quelle personali, dopo aver iniziato una storia d’amore con la dolce Ottavia (Tosca D’Aquino). La donna, e collega, ha un figlio autistico, a cui Palma si affeziona, oltre a scoprirne il talento musicale. Per quanto riguarda il resto della squadra, Giorgio Pisanelli (Gianfelice Imparato) si reca al cimitero tutti i giorni per parlare con la moglie defunta, tra le lapidi incontra una ladra di fiori; Marco Aragona (Antonio Folletto) soffre per essere stato lasciato dalla fidanzata ma incontra una donna misteriosa; Francesco Romano (Gennaro Silvestro) fa sempre fatica a gestire la rabbia e non si dà pace per aver perso l’affidamento della figlia a causa della sua difficile relazione con la moglie; infine Alex sta vivendo la sua storia d’amore.

“I bastardi di Pizzofalcone”, coprodotta da Rai Fiction e Clemart, è tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni ed è girata a Napoli. La storia riprende esattamente là dove era terminata con la stagione 3, con Lojacono rapito, rinchiuso in un luogo sconosciuto per essere torturato da un nemico che arriva dal passato e la cui vendetta è crudele e apparentemente senza scampo. L’ispettore, imbottito di droga, non potrà più infatti avvicinarsi alla sua famiglia o ai colleghi, altrimenti sua figlia verrà uccisa. Lojacono è così abbandonato al suo destino, costretto a vivere ai margini e a lottare contro la dipendenza mentre tutti lo credono morto.

Nonostante la serie tv dei “Bastardi” sia indubbiamente ben fatta, chi scrive continua a preferire di gran lunga le loro avventure su carta: i libri sono dotati di una marcia in più, così come alcuni personaggi riescono ad avere una complessità che in fondo la serie tv non riesce a rendere. In particolare, la quarta stagione risulta essere più lenta e a tratti più noiosa, a eccezione della prima puntata, che subito conquista lo spettatore. I “Bastardi” comunque non si fermano qui, anche se la quinta stagione non è stata ufficialmente confermata è molto probabile che venga realizzata.

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